(Teleborsa) - La legge di Stabilità italiana rischia di essere rimandata.
Lo ha sentenziato la
Commissione Europea al termine della
valutazione delle leggi finanziarie (Draft Budgetary Plans, o DBPs) del 2016 presentate dagli Stati membri dell'Area Euro (che sono 16 perché Grecia e Cipro sono attualmente sotto salvataggio).
In generale Bruxelles non ha rilevato difformità particolarmente gravi, anche se in molti casi gli aggiustamenti fiscali sono insufficienti, o rischiano di esserlo, rispetto a quanto richiesto dal Patto di stabilità.
Tra questi casi c'è anche la
legge di Stabilità dell'Italia. La manovra della Penisola, assieme a quelle di Austria e Lituania, "è a
rischio di non conformità al Patto di Stabilità" pur avendo un rapporto deficit/PIL sotto il 3%, pertanto potrebbe causare una "deviazione significativa" dal pareggio di bilancio, si legge in una nota della Commissione UE.
Si attendono ora delucidazioni sulla cosiddetta "
clausola migranti", ossia sulla possibilità che l'Italia ottenga un margine di azione più ampio in virtù dello sforzo economico per l'accoglienza dei rifugiati.
La Commissione ha
rinviato alla prossima primavera le sue valutazioni sulla possibilità che all'Italia vengano concesse tutti i margini di flessibilità di bilancio previsti dal Patto, su investimenti, riforme e emergenza profughi, come spiegato dal vicepresidente della Commissione europea,
Valdis Dombrovskis, durante la conferenza stampa di presentazione delle valutazioni sui piani i bilancio 2016.