(Teleborsa) -
Nessun segnale di recupero per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che si confermano
in profondo rosso seppure sopra i minimi toccati in avvio.
Anche i mercati del Vecchio Continente, al pari di
Shanghai (che oggi ha chiuso in calo dell'8,5%) e
dei maggiori listini asiatici, sono paralizzati dai
timori per un marcato rallentamento della Cina e dal disappunto per il mancato intervento di Pechino a sostegno dell'azionario.
Gli investitori speravano infatti in una mossa nel fine settimana, ma
le autorità si sono limitate ad aprire le porte della Borsa ai grandi fondi pensionistici cinesi.
Non aiutano le
rinnovate tensioni sulla Grecia per via del possibile esito delle
elezioni anticipate. Anche
Fitch, sul finire della scorsa settimana, ha affermato che vi sono elevati rischi che salti il bailout.
A giudicare dal crollo dei futures sui principali indici statunitensi,
il panic-selling non risparmierà nemmeno Wall Street, già innervosita dall'
incertezza sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve. Incertezza che fa crescere l'attesa per il
simposio dei banchieri centrali che prenderà il via a Jackson Hole il prossimi 27 agosto.
Sul valutario, l'
Euro continua a guadagnare terreno sul dollaro fino a 1,149, segno evidente che
i mercati scommettono su un rinvio dell'exit strategy. Da rilevare l'
ondata di vendite che sta travolgendo le valute dei mercati emergenti più esposti alla Cina.
Tra le commodities, l'
oro scende a 1.154,8 dollari l'oncia su qualche presa di profitto dopo i
recenti rialzi sostenuti dalla natura di bene rifugio del prezioso metallo.
Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 39,2 dollari per barile.
Torna a salire lo
Spread, che si posiziona a 133 punti base, con un aumento di 5 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento dell'1,89%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte cede il 4,29%,
Londra il 3,89%,
Parigi il 4,50%.
Ondata di vendite anche a Piazza Affari dove il
FTSE MIB sta lasciando sul parterre il 4,37% dopo un avvio da brivido a causa del
sell-off sulle blue-chip, molte delle quali congelate al ribasso per eccesso di vendite.
Tutti i titoli ad alta capitalizzazione
sono in forte perdita a Piazza Affari, ad eccezione di
Pirelli,
Ansaldo STS e
World Duty Free, ossia
le candidate a OPA.
A picco
YOOX in un comparto, quello del lusso, particolarmente penalizzato dai
possibili effetti di un calo della spesa dei cinesi per effetto del rallentamento economico.
Tra le banche, particolarmente offerta
MPS.
Pessima
Fiat Chrysler Automobiles, altro titolo che potrebbe risentire di una decelerazione della Cina.