(Teleborsa) - Nera anche la terza fumata in Grecia per l'
elezione del presidente della Repubblica. Si scatena così un vero e proprio terremoto politico che porterà il Paese a
nuove elezioni in primavera, tenendo l'Europa intera con il fiato sospeso sul futuro dell'euro.
La Costituzione ellenica, infatti, prevede lo scioglimento dell'Esecutivo e le elezioni anticipate nel caso in cui il Parlamento non riesca ad eleggere il Capo dello Stato.
Il primo ministro
Antonis Samaras non è riuscito a raggiungere quei 180 voti su 300 necessari per la nomina del suo candidato
Stavros Dimas, visto che la votazione si è conclusa con 168 voti a favore e 132 astensioni.
Ora si teme che l'ondata anti-euro
Syriza possa conquistare la penisola ellenica, generando conseguenze molto negative sulla Grecia ma anche sulla moneta unica europea.
Pessima la reazione della borsa di Atene, con l'indice maggiore ASE che flette oltre l'11%.