(Teleborsa) -
Resta alta l'attenzione sul mercato
obbligazionario francese, che continua a scontare gli effetti delle
incertezze relative al Bilancio 2025. Il Governo Barnier rischia infatti una sonora bocciatura sulla Legge di bilancio, a causa della
frammentazione della maggioranza, con il rischio che si vada ad elezioni anticipate, come paventato dall'opposizione di Marine Le Pen.
Il mercato sta scontando questa prospettiva già da alcuni giorni, con il
rendimento del decennale sull'OAT, il titolo di Stato francese, che resta
ancorato al 3%, mostrando un allargamento dello
Spread rispetto al Bund tedesco di
84 punti.
Solo un anno fa lo Spread si aggirava sui 50 punti e ieri aveva toccato un
massimo di 90 punti, il livello
più alto da agosto 2012, quando la crisi debitoria dell'Eurozona aveva raggiunto il suo picco. A questo livello, l differenziale con il Bund
ha raggiunto quello della Grecia a 88 punti e si è portato molto vicino (appena 40 punti in meno rispetto agli 80 di un anno fa) allo
Spread italiano, che sosta a quota 124.
Il
Premier Barnier sta cercando di approvare un
Bilancio con 60 miliardi di euro, che prevede forti
tagli alla spesa e aumenti delle tasse, con l’obiettivo di ridurre il
deficit al 5% del PIL entro il 2025. Attualmente, il deficit francese marcia spedito verso la
soglia del 6%, il doppio del limite del 3% patteggiato con la UE.
Bruxelles, infatti, ha già avviato sulla Francia la consueta procedura di monitoraggio per
"deficit eccessivo" con l'obiettivo di tagliare il deficit entro un periodo di cinque anni.
La Manovra Barnier si regge su un filo di lana, dal momento che la
maggioranza del governo si regge sull'astensione del Rassemblement National, guidato da Marine Le Pen, che stavolta non sembra disposta a chiudere un occhio e chiede conto all'esecutivo del possibile aumento della tariffa dell'elettricità, del costo dei nuovi farmaci e dell'indicizzazione delle pensioni.
Per essere sicuri di far passare la Manovra economica, Barnier dovrebbe usare uno
stratagemma costituzionale,
con il rischio di veder cadere il governo, se dovesse passare il voto di sfiducia al Bilancio.
Barnier in un'intervista all'emittente francese TF1, ha invitato i partiti dell'opposizione ad approvare la manovra eocnomica, paventando una
"grande tempesta e gravissime turbolenze sui mercati finanziari". Anche io suo
Ministro dell'Economia Antoine Armand punta afìd evitare la "tempesta" economica e finanziaria e si dice
disposto a fare delle "concessioni" ai partiti dell'opposizione.