(Teleborsa) - E'
caos politico in Thailandia dove l'esercito ha decretato la
legge marziale e ordinato la
censura dei media accusati di "distorcere l'informazione" e "aggravare il conflitto".
La tensione nel paese si tocca con mano soprattutto dopo che di recente
la Suprema Corte ha deciso di destituire il premier, Yingluck Shinawatra, giudicata colpevole di abuso di potere in merito al trasferimento di un alto funzionario avvenuto poco dopo la sua elezione, nel 2011. Si attendono ora le nuove elezioni, fissate presumibilmente per il 20 luglio.
Preoccupazione è stata espressa dal Giappone e dagli
Stati Uniti. Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Jen Psaki, ha avvertito che la legge marziale decretata dall'esercito thailandese deve essere "temporanea" e non deve mettere a rischio la democrazia. Tutte le parti in campo, ha aggiunto, Psaki, devono "rispettare i principi democratici" e "garantire la libertà d'espressione".
Il
Giappone ha auspicato una soluzione pacifica ai disordini invitando le parti interessate a dare prova di moderazione. "Speriamo vivamente che la situazione venga affrontata in modo pacifico e democratico" ha affermato il portavoce del governo, Yoshihide Suga, aggiungendo che "Tokyo prenderà tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi che vivono in Thailandia".