(Teleborsa) - Dopo
quattro mesi di trattative, arriva l’intesa sul contratto 2022-24 per circa 194mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, come Inps e Inail. L’accordo prevede un
aumento salariale medio di 165 euro lordi al mese (+6%), con arretrati di circa 850 euro per il periodo non coperto. Viene introdotta anche una
nuova disciplina per lo smart working, con il
riconoscimento dei buoni pasto per le giornate di lavoro agile. A livello di progressioni professionali,
fino al 2026 sarà possibile per i dipendenti avanzare di livello anche senza i titoli di studio previsti dal nuovo ordinamento.
Particolare attenzione viene dedicata ai
lavoratori con esigenze di salute o che
assistono familiari con disabilità, e
ai genitori con bambini piccoli, come previsto dalla legge 104. La bozza di contratto specifica che per queste categorie e per altre casistiche individuate in sede di contrattazione integrativa sarà possibile
estendere ulteriormente il numero di giorni di lavoro agile rispetto a quanto previsto per il resto del personale.
La
pre-intesa, firmata da Cisl-Fp e alcuni sindacati autonomi, attende ora
l'approvazione finale dalla Ragioneria Generale e dalla Corte dei Conti. Resta invece l'opposizione di CGIL e UIL, che hanno indetto uno sciopero generale contro la manovra per il 29 novembre, criticando l’accordo e chiedendo un referendum tra i lavoratori.
I fondi per questo rinnovo sono stati stanziati in larga parte nella legge di bilancio precedente, mentre la nuova manovra finanzia già le prossime due tornate contrattuali. Tra le novità, l
’avvio della sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo però inalterate le 36 ore settimanali.