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Salvini dalla parte dei secessionisti veneti: "fuori o li liberiamo noi"

Politica
Salvini dalla parte dei secessionisti veneti: "fuori o li liberiamo noi"
(Teleborsa) - Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini lancia la sfida a Roma e non usa mezzi termini. "Liberi subito". E ' questo l'appello del segretario del Carroccio per i 24 secessionisti veneti arrestati dai carabinieri del ROS nei gironi scorsi con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.

Ieri, a Verona si è svolta una manifestazione di solidarietà per gli indipendentisti finiti in manette. Una manifestazione pacifista, ha voluto precisare il segretario della Lega Nord ma dalle finalità molto chiare. "Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi: o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o andiamo a tirarli fuori noi. Magari occupando le prefetture". E' questa l'avvertimento lanciato da Salvini che ha poi aggiunto: "le galere sono fatte per i delinquenti e per i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia".

Il segretario del Carroccio ha posto l'accento sul fatto che in settimana è passato alla Camera il ddl sulla riforma del sistema sanzionatorio i cui pilastri sono gli arresti domiciliari, la depenalizzazione dell'immigrazione clandestina (e di molti altri reati), e la messa alla prova e gli indipendentisti siano finiti in manette.

"Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola", ha aggiunto Salvini che dà l'appuntamento al popolo Padano per il 25 aprile: "la festa di San Marco, sarà la festa della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un'indagine sbagliata con milioni di euro spesi per trovare una ruspa".

Cori di consenso si sono levati anche dal sindaco di Verona Flavio Tosi che ha tuonato: "i veri delinquenti sono per strada a rubare e lo stato italiano pensa ad arrestare povera gente che esprime opinioni come avrebbe diritto di fare liberamente in uno stato normale" .

Anche il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi dal palco ha difeso i secessionisti, con la sua solita veemenza, mentre il governatore veneto Luca Zaia usa toni piuù pacatoi per arrivare alla stessa conclusione. "Pensare che 24 persone siano comunque costrette a dei provvedimenti e ad essere in carcere a me sembra una misura sovradimensionata rispetto a quello che hanno commesso".
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