La
Banca di deposito è un'istituzione recente, del tardo Ottocento, che nasce con la finalità di rendere disponibile il risparmio popolare, monete e banconote, che veniva tesaurizzato nascondendolo in casa. Erano risorse liquide che potevano essere messe a disposizione di chi ne aveva bisogno, concesse a credito con il pagamento di interessi da una parte e remunerando i depositanti dall'altra. Nasce così la moneta bancaria: ogni deposito di moneta e di banconote determina la disponibilità per erogare credito, che a sua volta determina un nuovo deposito. Poiché il primo depositante ha la garanzia da parte della propria banca di poterlo ritirare "a vista", così come il secondo può disporre liberamente delle risorse concessegli a credito, la moneta in circolazione si virtualizza, moltiplicandosi.
Il
sistema dei pagamenti si era già andato demonetizzando per mezzo degli assegni, anche questi gestiti dalle banche.
Anche in questa maniera, con lo
sviluppo delle carte di credito, si è creata nuova moneta: un soggetto terzo, non bancario, affida una serie di clienti che possono così pagare merci o servizi utilizzando questa credenziale. I venditori si fidano dell'emittente della carta, che da una parte accredita loro le somme della transazione trattenendo una percentuale, e dall'altra parte addebita integralmente la somma pattuita dal compratore a data fissa, posticipata, una volta al mese. L'accredito e l'addebito, si riferiscono anche in questi casi ai conti di deposito bancario del venditore e del compratore, ma lo sfasamento temporale tra le due operazioni determina la creazione di nuova moneta.
La moltiplicazione dei pagamenti elettronici ha cambiato ancora la natura stessa dei depositi bancari, che non corrispondono più ad un risparmio: i conti correnti "a vista” sono uno strumento finalizzato alla gestione dei pagamenti correnti. Le carte di debito emesse direttamente dalle banche hanno fatto evolvere ulteriormente il sistema dei pagamenti: il cliente può pagare una transazione sulla base della disponibilità dei fondi che ha depositato in banca, ma le transazioni elettroniche istantanee rappresentano un'eccezione, visto che in genere mentre l'addebito su un conto è immediato l'accredito è comunque differito. Per i pagamenti con POS o sulle piattaforme di e-commerce, si tratta di almeno un paio di giorni.
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