Serve
una misura per stabilizzare, ora riducendoli, i prezzi dell'energia: si passerebbe stavolta attraverso il canale bancario, che farebbe da tramite per questa
operazione di QEE (Quantitative Energy Easing) che dovrebbe essere decisa in via di emergenza dalla BCE.
In pratica:
- oggi, ogni cliente pagherebbe alla propria banca il prezzo della sua bolletta sulla base dei consumi, ma al netto dell'aumento di prezzo determinato dalla fiammata inflazionistica, per esempio riferendosi al livello medio del KW/h di elettricità e del Mc di gas pagato negli ultimi due anni. La banca salderebbe la bolletta al fornitore integrando quanto ha ricevuto dal cliente mediante la liquidità che riceve a tal fine dalla BCE, che incamera un "credito di stabilizzazione" di pari entità;
- domani, quando i prezzi dell'energia scenderanno al di sotto del livello di intervento, la BCE incasserebbe i crediti che ha in portafoglio stabilizzando così il prezzo del mercato interno: i clienti delle banche pagherebbero, infatti, la differenza derivante dall'abbassamento del prezzo di mercato al di sotto della soglia di riferimento.
Bisogna svegliarlo, il robottino di Francoforte.
Serve un Fondo monetario di stabilizzazione del prezzo dell'energia EEE – Emergency Energy Easing(Foto: © vchalup / 123RF)
"