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Un po' di qua, un po' di là, e comunque ognun per sé

L'Europa incerta sul futuro: avanti da sola, o allineata agli USA


Anche le relazioni tra l'Europa e la Russia seguono un doppio binario: la Germania, in particolare, non rinuncia al raddoppio del gasdotto North Stream, anche se aderisce decisamente al sistema delle sanzioni europee irrogate nei confronti di Mosca per la violazione del diritto internazionale compiuta con la riunificazione della Crimea. Quando ci sono di mezzo i soldi ed i suoi interessi economici non indietreggia. Per il resto, si adegua.

Con la Cina è lo stesso: si dà un colpo al cerchio ed uno alla botte. Un po' tutti i governi europei, infatti, hanno dato seguito alle richieste americane di mettere sotto controllo gli apparati di telecomunicazioni e soprattutto le nuove reti 5G fabbricate in Cina, imponendo controlli e condizioni a Huawei ed a ZTE. Ma poi si è andati comunque avanti con l'Accordo di principio per la protezione degli investimenti, che è stato firmato a dicembre scorso, negli ultimi della presidenza di turno tedesca, nonostante le pressioni contrarie americane. Di recente, però, a livello europeo ci si è adeguati alla richiesta americana di imporre sanzioni anche nei confronti della Cina, per via delle violazioni dei diritti umani nei confronti degli uiguri.
Anche sulla questione dei vaccini, l'Europa tentenna.

Da una parte, continua la polemica con Londra sulla precedenza nell'utilizzo delle dosi prodotte in Europa, sulla efficacia del divieto di esportarli al di fuori dall'Unione e sulla necessaria reciprocità di condizioni tra Ue e GB. Nonostante in Europa si producano vaccini per tutto il mondo, ai cittadini europei ne arrivano ben pochi: ed il Presidente italiano Mario Draghi lo ha confermato che "si sentono presi in giro".
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