Si iniziò così a coltivare l'idea di costituire un unico Esercito europeo, che solo in quanto tale parteciperebbe alla NATO. L'Alleanza Atlantica, lo snodo politico e miliare che era nato subito dopo la guerra e che aveva tenuto insieme le due sponde dell'Atlantico, diventava un inutile orpello.
Il disimpegno americano dal Mediterraneo dopo le Primavere arabe che avevano destabilizzato i regimi autocratici di Tunisia, Egitto e Libia, era confermato dalla rinuncia ad intervenire direttamente nella guerra civile in Siria, scatenata contro il suo Presidente Assad. Conflitto in cui, invece, la Russia e la Turchia si sono impegnate a fondo.
La
crisi libica è rimasta irrisolta, ed i due leader che si contrappongono da anni,
Al-Sarraj basato a Tripoli ed
Haftar a Tobruk, hanno trovato sostegno l'uno da parte della
Turchia e l'altro della
Russia. Il sogno di una Unione Euro-Mediterranea, congiuntamente sostenuta nel 2008 dal presidente francese Nicolas Sarkozy e da quello egiziano Hosni Mubarak, si è trasformato in un incubo.
Inutile parlare della
incapacità dell'Europa di gestire la questione dei profughi e dei migranti, tra coloro che fuggivano dalla guerra in Siria e gli altri che vengono dalle aree povere dell'Africa e che non sono stati più contenuti alle frontiere meridionali della Libia da quando il regime del Colonnello Gheddafi fu abbattuto dall'intervento militare franco-inglese del 2011.
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