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Riforma del MES: un sistema robotizzato di autodistruzione dell'Euro

Almeno 500 miliardi di perdite con la ristrutturazione del debito pubblico italiano, che provocherà il collasso della moneta unica


Affermare che con questa riforma il MES diviene finalmente il "lender of last resort" della Eurozona, colmando una grave lacuna, è una sciocchezza sesquipedale: non solo il MES non ha i mezzi finanziari illimitati, che invece sono a disposizione solo della BCE e che sono gli unici che mettono al tappeto la speculazione, ma spiana la strada agli avvoltoi.

Considerando approssimativamente un debito pubblico italiano di 2300 miliardi di euro ed un PIL attorno ai 1800 miliardi, si arriva ad un rapporto debito/PIL del 130% (aritmeticamente, con questi dati, è il 127%).

Immaginando che, di fronte ad una richiesta di aiuti da parte dell'Italia attaccata dalla speculazione, il livello di sostenibilità del debito sia posto tra l'80% ed il 90% del PIL, (semplificando, tra i 1400 ed i 1600 miliardi), il debito oggi in essere deve essere rispettivamente abbattuto tra i 900 ed i 700 miliardi di euro.

A voler essere generosi, considerando come sostenibile un rapporto debito/PIL del 100%, il debito dovrà essere comunque ridotto di 500 miliardi tondi (che è la differenza tra i 2300 miliardi di debito attuale ed i 1800 miliardi del pil attuale). Questa è la perdita minima che graverebbe sui risparmiatori e gli investitori. Se ci aggiungiamo i guadagni per la speculazione, che compra dagli investitori che svendono per paura, la botta sarà superiore, anche di un centinaio di miliardi.

Nessuno reggerà la botta.

Riforma del MES: un sistema robotizzato di autodistruzione dell'Euro

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