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Mercato auto Europa, Unrae: a gennaio prosegue il trend positivo (+10,7%)

Economia
Mercato auto Europa, Unrae: a gennaio prosegue il trend positivo (+10,7%)
(Teleborsa) - Continua anche a gennaio il trend positivo del mercato dell’auto in Europa (UE+UK+EFTA) che con 911.064 immatricolazioni registra un aumento del 10,7%, rispetto alle 822.423 immatricolazioni di gennaio 2022, e archivia il sesto mese consecutivo di crescita. Ma il nostro mercato resta ancora all’ultimo posto nella classifica delle auto ECV (elettriche pure e ibride plug-in): con una quota del 7,3% l’Italia è superata ampiamente dalla Francia con il 22,3%, dal Regno Unito con il 20%, dalla Germania al 15,0% nonostante la sua forte discesa (era al 21,6% a gennaio 2022), ed è ancora distanziata dalla Spagna con l’11,2%.

Qualche novità a gennaio si riscontra fra i 5 Major Markets del continente: la Germania, che da sempre guida la classifica, inverte il trend e flette del 2,6% a causa del calo proprio delle ECV dopo l’interruzione degli incentivi per le PHEV a partire da gennaio. Gli altri mercati registrano invece una crescita che, a salire, va dal +8,8% della Francia al +14,7% del Regno Unito, +19,0% dell’Italia, fino al +51,4% della Spagna. In termini di unità immatricolate, l’Italia a gennaio supera la Francia e sale al terzo posto.

“Con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo del divieto di vendita di auto nuove con motori endotermici dal 2035, i posti di lavoro coinvolti, qualche decina di migliaia, potranno non solo essere convertiti ma se ne potranno aggiungere anche altri”, commenta il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

“Si tratta - aggiunge - di un processo già in atto, che va governato e al quale è sbagliato sottrarsi. Dobbiamo accogliere queste tecnologie e l’innovazione, tranquillizzando i consumatori sui prezzi: le auto elettriche non saranno solo per i ricchi, perché l’aumento graduale dei volumi di produzione contribuirà ad abbattere i costi e i relativi prezzi, il ruolo degli incentivi è di abbreviare i tempi. In questo percorso, le aziende, come acquirenti sensibili alla sostenibilità e che dovranno godere di una fiscalità agevolata come nel resto d’Europa e le infrastrutture, soprattutto nelle autostrade, avranno un ruolo fondamentale.

“Per questo – afferma Crisci – nei prossimi mesi e anni la transizione energetica dovrà essere accompagnata da un’agenda di Governo, economica e politica, in grado di supportare efficacemente lo sviluppo, anche da un punto di vista sociale e occupazionale”.

(Foto: @pixel7propix on Unsplash)
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