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Il dramma del paese: la cultura della rendita aumenta il debito pubblico ed elude le responsabilità

La cultura della rendita è incapace di produrre ricchezza e alimenta il debito, a differenza della cultura del mercato

Siamo di fronte al rischio di arrivare ad un punto di non ritorno sul risanamento del debito pubblico che sta diventando un enorme macigno da combattere con una strategia possibilmente vincente basata sull'individuazione delle cause che alimentano il suo volume e se possibile rimuoverle ma sarà difficile operare nel breve tempo. Poi sarà necessario trovare le soluzioni tecnico-contabili che consentano di arrivare ad un sistema di "accountability" che leghi i risultati con le dirette responsabilità ed evitare il continuo rimpallo fra istituzioni centrali e periferiche per scaricare quelle responsabilità che non si trovano mai e tutto finisce sempre in cavalleria.

Proviamo a rispondere al malefico problema andando per ordine e partendo dall'analisi dell'andamento del debito e dalle politiche dei vari governi che hanno sempre messo al primo posto la sua riduzione per lasciarlo alla fine del mandato sempre inesorabilmente aumentato.

Il debito si è impennato negli anni ottanta per effetto della fine del "gold exchange standard" con l'onda inflattiva scaricata dagli usa che per sostenere la stampa del dollaro si inventano il petrodollaro ed il sistema swift che obbliga tutti i paesi occidentali ad usare solo il dollaro per le transazioni internazionali, il dollaro si rivaluta e la lira si deprezza. Il fatto scarica sul debito un effetto di aumento e il rapporto debito/Pil dal 33% passa al 91%; la politica della prima repubblica ha potuto fare poco ma per mantenere una società più stabile dopo gli anni di piombo carica il debito di benefits come le pensioni baby.

Gli scandali di tangentopoli mostrano il degrado di una politica più attenta all'accumulo che alla redistribuzione ed a seguire la cultura della rendita, che come vedremo meglio funziona grazie a favori fatti all'elettorato spesso per interessi nepotistici, familiari e di appartenenza per garantirsi i voti necessari alle nomine politiche. Il degrado della politica attenta alla rendita e distolta dal bene comune comincia ad impiantarsi come modalità di governo sempre più nel nuovo secolo, i favori e cioè i voti si comprano grazie a favori resi possibili dalla posizione assunta grazie agli stessi voti ed il cerchio si chiude sempre con un innalzamento del debito che funziona da cassa per i favori.
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