(Teleborsa) - In vista della
Camera di Consiglio fissata per lunedì 13 gennaio dinanzi al Tar del Lazio, il Codacons ribadisce il proprio sostegno agli
operatori NCC (Noleggio con Conducente) nella battaglia legale contro il Decreto Interministeriale n. 226 del 16 ottobre 2024, ritenuto
discriminatorio e lesivo per gli interessi non solo della categoria, ma soprattutto degli utenti e dei consumatori, che introduce restrizioni sproporzionate imponendo obblighi amministrativi eccessivi e violando i principi di libera concorrenza sanciti dalla Costituzione e dalla normativa comunitaria. Tali restrizioni,
incluse limitazioni temporali per le prenotazioni e obblighi di rientro alla rimessa, rischiano di favorire unicamente i taxi penalizzando in modo diretto gli utenti, attraverso una riduzione del servizio di trasporto pubblico non di linea.
"Non possiamo tollerare norme che, mascherate da esigenze di controllo,
danneggiano direttamente i consumatori - afferma il presidente Carlo Rienzi - Le limitazioni imposte
non solo ostacolano la libertà d'impresa, ma aggravano i costi e riducono l’offerta, lasciando i cittadini senza alternative adeguate e accessibili nel trasporto pubblico non di linea".
Particolare preoccupazione è sollevata anche
sul fronte della privacy: le disposizioni del decreto autorizzano un accesso indiscriminato ai dati dei clienti da parte delle autorità locali, in violazione del GDPR e delle tutele costituzionali sul trattamento dei dati personali.
Il Codacons chiede dunque al Governo e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di
rivedere la normativa, eliminando ogni elemento di discriminazione e privilegiando un approccio equilibrato che tuteli prima di tutto i diritti degli utenti.