(Teleborsa) - Il
TAR del Lazio ha sospeso il decreto del Ministero della Salute, che ha stabilito le
nuove tariffe per le prestazioni sanitarie (esami e visite ambulatoriali). Il decreto, che
comprende anche l'aggiornamento dei Lea, era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 26 novembre e sarebbe dovuto entrare in vigore oggi.
Con questa decisione, il TAR ha
accolto l'istanza cautelare presentata dalle
associazioni di categoria, rappresentative del settore dei laboratori e delle cliniche private accreditate, che hanno impugnato il provvedimento perché le nuove
tariffe sono considerate troppo basse o inferiori alle precedenti e spesso non recuperano neanche il costo della prestazione.
Il Tribunale, nell'accogliere la richiesta delle associazioni, ha stabilità l'
insussistenza dell'urgenza, in quanto il
nuovo decreto tariffe "è stato
adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori".
Con il rinvio del decreto,
viene posticipata anche l'entrata in vigore dei nuovi LEA, i Livelli essenziali di assistenza, ovvero le prestazioni che il servizio sanitario nazionale deve necessariamente erogare a tutti i cittadini a titolo gratuito e che vengono erogate da anche soggetti accreditati, dietro compensazione con una tariffa riconosciuta dal SSN. LEA che
avrebbero dovuto essere in vigore dal 2017, dal momento che l'ultimo aggiornamento die tariffari è avvenuto nel 1996.
Il rinvio delle nuove tariffe
creerà dei ritardi inaccettabili, per le vecchie prestazioni che attendevano di essere rivalutare e per quelle nuove, che non saranno coperte sino all'applicazione del decreto. In più,
si prospetta un caos organizzativo, dal momento che molte ASL avevano già aggiornato i software con le nuove tariffe.
La camera di consiglio per la trattazione collegiale del decreto è stata fissata per il
prossimo 28 gennaio.