(Teleborsa) -
Al via la corsa verso l'apertura dei cantieri per il Ponte sullo Stretto, entro la fine dell'anno dopo che con l'ultima manovra è stata completata la copertura finanziaria che ha aggiunto il miliardo e mezzo mancante nel Def 2024 (dove la spesa a progetto ultimato era già stimata a 13,5 miliardi).
La Commissione di Valutazione di impatto ambientale ha poi dato l'ok e la Conferenza dei Servizi si è conclusa all'antivigilia di Natale.
Manca il progetto definitivo con il piano economico-finanziario, che però è in preparazione. E con tutto questo in mano spetterà al Cipess - il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile presieduto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - dare la propria approvazione definitiva. Via libera che, come ha anticipato qualche giorno fa il vicepremier Matteo Salvini, dovrebbe arrivare "tra gennaio e febbraio". Dunque, inno d'anno decisivo per il futuro dell'opera.
Non solo per via del Cipess. Da sciogliere ancora altri nodi, giudiziari: sono cinque, infatti,
i procedimenti in corso legati all'opera.