(Teleborsa) -
Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. In Italia l'attenzione rimane sui
titoli bancari per le ipotesi legate al consolidamento del settore, dopo che venerdì sera
UniCredit ha depositato presso CONSOB il documento dell'offerta di scambio su
Banco BPM, che l'amministratore delegato Andrea Orcel ha definito "congrua". Soffre il
settore automotive a livello europeo, dopo che
Porsche SE, il principale azionista di
Volkswagen, ha avvertito che potrebbe svalutare il valore della sua partecipazione nella principale casa automobilistica europea fino a 20 miliardi di euro; inoltre,
pesano le indiscrezioni riguardo ad una ferma resistenza di
Donald Trump alle richieste arrivate da varie aziende americane di alleggerire la sua posizione sui
dazi sui beni importati negli Stati Uniti.
Gli investitori attendono intanto le decisioni delle banche centrali: mercoledì la
Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse di 25 punti base, mentre giovedì la
Banca del Giappone dovrebbe lasciarli invariati. Attese decisioni anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia. Stamattina
Christine Lagarde (BCE)
ha detto che "l'attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse".
Sul fronte macroeconomico,
continua a soffrire la manifattura in Europa, che conferma una fase di rallentamento, mentre si rafforzano i servizi, secondo il quadro tratteggiato stamattina dai
numeri preliminari di dicembre 2024 degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,05. Lieve aumento dell'
oro, che sale a 2.660,1 dollari l'oncia. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,92%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a +114 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,37%.
Tra gli indici di Eurolandia piccola perdita per
Francoforte, che scambia con un -0,32%, tentenna
Londra, che cede lo 0,29%, e soffre
Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,81% (dopo che venerdì l'agenzia di rating Moody's ha declassato il rating sovrano del Paese da Aa2 ad Aa3, citando la frammentazione politica).
Il
listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,47%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, depressa il
FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 36.940 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,64%); con analoga direzione, in frazionale calo il
FTSE Italia Star (-0,52%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
BPER (+1,86%),
Leonardo (+1,20%),
ERG (+1,20%) e
Banco BPM (+1,20%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -4,69%. Preda dei venditori
Iveco, con un decremento del 3,38%. Si concentrano le vendite su
Ferrari, che soffre un calo del 2,46%. Vendite su
DiaSorin, che registra un ribasso del 2,14%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
CIR (+4,33%),
Acea (+3,99%),
Banca Ifis (+1,71%) e
Cembre (+0,97%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Juventus, che continua la seduta con -5,67%. Seduta negativa per
Comer Industries, che mostra una perdita del 3,15%. Sotto pressione
Ariston Holding, che accusa un calo del 2,98%. Scivola
MFE B, con un netto svantaggio del 2,37%.