(Teleborsa) -
Si muove all'insegna del ribasso la seduta finanziaria delle borse europee, mentre Piazza Affari resiste al vento delle vendite grazie ai titoli bancari, con l'attenzione che rimane al consolidamento del settore dopo che venerdì sera
UniCredit ha depositato presso CONSOB il documento dell'offerta di scambio su
Banco BPM, che l'amministratore delegato Andrea Orcel ha definito "congrua".
Male il settore automotive a livello europeo, dopo che
Porsche SE, il principale azionista di
Volkswagen, ha avvertito che potrebbe svalutare il valore della sua partecipazione nella principale casa automobilistica europea fino a 20 miliardi di euro.
Gli investitori attendono intanto le decisioni delle banche centrali: mercoledì la
Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse di 25 punti base, mentre giovedì la
Banca del Giappone dovrebbe lasciarli invariati. Attese decisioni anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia. Stamattina
Christine Lagarde (BCE)
ha detto che "l'attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse".
Sul fronte macroeconomico,
continua a soffrire la manifattura in Europa, che conferma una fase di rallentamento, mentre si rafforzano i servizi, secondo il quadro tratteggiato stamattina dai
numeri preliminari di dicembre 2024 degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,05. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,41%. Lieve calo del
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 70,62 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +114 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.
Tra i listini europei tentenna
Francoforte, che cede lo 0,43%, sostanzialmente debole
Londra, che registra una flessione dello 0,36%, e sotto pressione
Parigi, che accusa un calo dello 0,76% (dopo che venerdì l'agenzia di rating
Moody's ha declassato il rating sovrano del Paese da Aa2 ad Aa3, citando la frammentazione politica).
Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,11% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, resta piatto il
FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 37.066 punti. Poco sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,69%); sulla stessa linea, sotto la parità il
FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,54%.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Banco BPM (+1,78%),
BPER (+1,67%),
Leonardo (+1,20%) e
Intesa Sanpaolo (+1,12%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Stellantis, che continua la seduta con -3,73%. Scivola
Iveco, con un netto svantaggio dell'1,77%. Si muove sotto la parità
Amplifon, evidenziando un decremento dell'1,42%. Contrazione moderata per
Ferrari, che soffre un calo dell'1,39%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Acea (+3,10%),
Digital Value (+2,56%),
Banca Ifis (+1,52%) e
Cementir (+1,45%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Juventus, che prosegue le contrattazioni a -6,15%. In rosso
Buzzi, che evidenzia un deciso ribasso del 2,28%. Spicca la prestazione negativa di
Sesa, che scende del 2,04%.
Webuild scende dell'1,91%.