(Teleborsa) -
Il listino USA mostra un guadagno in chiusura, con il
Dow Jones che ha messo a segno un +0,65%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di cinque ribassi consecutivi, cominciata il 21 di questo mese; sulla stessa linea, l'
S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 5.824 punti. Sui livelli della vigilia il
Nasdaq 100 (0%); in frazionale progresso l'
S&P 100 (+0,25%).
Si distinguono nel paniere S&P 500 i
settori finanziario (+1,14%),
materiali (+0,80%) e
utilities (+0,79%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono manifestati nel comparto
energia, che ha riportato una flessione di -0,65%.
L'attenzione degli investitori resta sulla
stagione delle trimestrali e sulla
corsa per la Casa Bianca, con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 5 novembre. A causa dell'ora legale in Europa, le Borse statunitensi aprono temporaneamente alle 14:30 ora italiana e chiuderanno alle 21:00 ora italiana fino a venerdì.
Secondo i dati LSEG citati da Reuters, circa 169 società dell'S&P-500 pubblicano i conti nel corso della settimana. Ciò include la maggior parte del gruppo dei "
Magnifici Sette", i giganti della tecnologia che sono stati i maggiori motori di Wall Street quest'anno. Alphabet (la società madre di Google), Microsoft, Meta Platforms, Apple e Amazon diffondono i risultati questa settimana. Tesla ha pubblicato utili migliori del previsto la scorsa settimana, mentre Nvidia comunicherà i dati il 20 novembre.
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
3M (+4,44%),
Goldman Sachs (+2,14%),
American Express (+1,54%) e
McDonald's (+1,43%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Boeing, che ha terminato le contrattazioni a -2,79%.
Tentenna
Honeywell International, che cede lo 0,91%.
Sostanzialmente debole
Cisco Systems, che registra una flessione dello 0,83%.
Si muove sotto la parità
IBM, evidenziando un decremento dello 0,82%.
Tra i
protagonisti del Nasdaq 100,
Moderna (+3,22%),
NXP Semiconductors (+2,69%),
PDD Holdings (+2,61%) e
Sirius XM Radio (+2,39%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Diamondback Energy, che ha archiviato la seduta a -3,36%.
Sotto pressione
Lam Research, con un forte ribasso del 2,87%.
Soffre
GE Healthcare Technologies, che evidenzia una perdita del 2,82%.
Preda dei venditori
Tesla Motors, con un decremento del 2,48%.