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Manovra attesa entro martedì: si ragiona sugli ultimi ritocchi

Economia
Manovra attesa entro martedì: si ragiona sugli ultimi ritocchi
(Teleborsa) - Si surriscalda il clima in vista del varo della Manovra che dovrà essere finalizzata entro il 20 ottobre. Entro martedì è atteso il Documento programmatico di bilancio, che fornirà la bozza con i numeri per grandi categorie da inviare a Bruxelles, che saranno poi meglio dettagliati nella Legge di bilancio vera e propria

La dimensione è nota: si parla di impegni per 24-25 miliardi a fronte di coperture che al momento arrivano a 15-16 miliardi di euro. Una dotazione limitata che dovrà trovare copertura con la spending review dei ministeri che vale circa 3 miliardi, con altri risparmi di spesa e con gli introiti del concordato preventivo, da cui sono attesi circa 2 miliarid di euro. Non sono esclusi aumenti delle imposte per alcune categorie di contribuenti.

E proprio sull'imposizione fiscale selettiva si divide la maggioranza, con la Lega che propone di tassare gli extraprofitti delle banche, cui si oppone fermamente Forza Italia, contraria a questa ipotesi. "Con noi non ci saranno mai tasse sugli extraprofitti delle banche", ha dichiarato il leader di FI, Antonio Tajani, aggiungendo "è roba da Unione Sovietica".

Fra i punti centrali della Manovra c'è il concordato preventivo biennale, che secondo le aspettative del governo dovrebbe fruttare circa 2 miliardi di euro, la cifra necessaria per il taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% ai redditi fino a 50mila euro. Chi non aderirà al concordato preventivo entro il 31 ottobre finirà sotto la tagliola dei controlli: si tratta soprattutto di categorie sospette come bar e pasticcerie che dichiarano redditi ritenuti troppo bassi che superano appena i 12mila euro e ristoranti con redditi di poco superiori ai 15mila euro.

Possibile anche un intervento sulle pensioni, per favorire la permanenza sul lavoro, attraverso un taglio degli oneri contributivi sino ad una certa soglia o con detrazioni fiscali che si annullerebbero oltre quota 40mila euro. Si è parlato anche del cosiddetto Bonus Maroni, con l'offerta di incentivi sino al 10% dei contributi o con una tassazione agevolata.

Per racimolare risorse preziose a rendere strutturale il taglio Irpef si è parlato anche di una nuova rottamazione delle cartelle.



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