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Psb, crescita dell'1% e deficit al 3,8% nel 2024. Il Superbonus spinge in alto il debito pubblico

Economia
Psb, crescita dell'1% e deficit al 3,8% nel 2024. Il Superbonus spinge in alto il debito pubblico
(Teleborsa) - Le prime indiscrezioni indicano che nel Piano strutturale di bilancio sarà indicata una crescita del PIL pari all'1% per quest'anno – in linea con quanto indicato nel quadro tendenziale del Def di aprile – che salirà all'1,2% nel 2025 e nel 2026. Per quanto riguarda il deficit si parla di un 3,8% quest'anno, in calo al 3,2% nel 2025 e al 2,7% nel 2026 mentre il rapporto debito/PIL dovrebbe raggiungere il 134,8% nell'anno in corso e poi aumentare al 137,1% nel 2025 e al 138,3% nel 2026 per effetto del Superbonus che peserà 40 miliardi all'anno fino al 2027.

Ieri durante l'incontro con i sindacati a Palazzo Chigi il ministro Giorgetti aveva parlato di una "fase complicata perché ci troviamo in un momento di transizione" visto che è la prima volta che si applica il nuovo Patto di Stabilità, e "la linea del Piano strutturale sarà prudente e responsabile". Il ministro dell'Economia ha voluto sottolineare il peso del debito, "cresciuto a causa dei vari bonus edilizi a cominciare dal Superbonus 110".

L'impegno del governo sarà quello di "non contribuire a alimentare il debito pubblico per le nuove generazioni", ha però assicurato e per questo ha ricordato che la spesa annua si manterrà all'1,5% in media nel periodo considerato dal Psb. La correzione invece sarà pari allo 0,5% sul saldo strutturale e permetterà di arrivare sotto al 3% già dal 2026 e dunque avviare l'uscita dalla procedura di infrazione.

"Abbiamo registrato risposte positive rispetto a due nostre richieste: il consolidamento del cuneo fiscale e la rivalutazione delle pensioni. Restano aperte altre questioni, a partire da quelle connesse al lavoro e ai salari", ha dichiarato all'indomani dell'incontro a Palazzo Chigi, il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che ha ribadito le posizioni della sua organizzazione in merito ai contenuti del Piano strutturale di bilancio, presentato dal governo alle parti sociali.

Cgil, Cisl e Uil dopo l'incontro col governo sul Piano strutturale di bilancio avevano infatti manifestato che questi erano i punti a cui non erano state date risposte soddisfacenti. "Pensiamo a una manifestazione nazionale a Roma il 19 ottobre su sanità pubblica e i rinnovo dei contratti del settore pubblico in senso generale", aveva dichiarato Landini, leader Cgil.

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