(Teleborsa) -
L'Italia è sotto procedura infrazione dal 2019 per la cosiddetta "fabbrica" dei precari, ma il Governo risponde alle accuse di abuso dei contratti a termine col
raddoppio degli indennizzi ai supplenti danneggiati, che però dovranno
fare ricorso. Lo ribadisce il giovane sindacato
Anief, che ha sempre denunciato i numeri record del precariato nella scuola.
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Dal 2019 siamo sotto procedura di infrazione della Ue per uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato, in violazione delle direttive sul lavoro che impongono la stabilizzazione dopo 3 anni di servizio. Per tentare di archiviare la procedura - spiega il Corriere della sera - il governo Meloni a inizio settembre ha inserito
nel decreto 'Salva-infrazioni' un indennizzo da 4 a 24 mesi a favore dei precari storici della pubblica amministrazione..
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In Italia gli insegnanti restano precari, in media, fino a 45 anni e
sono tra i più anziani d’Europa" - ricorda il quotidiano - ed uno studio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza conferma che l’Italia mantiene uno dei
tassi di abbandono scolastico più alti d'Europa, con il 13,1% nel 2022, contro una media Ue del 9,9%. Nonostante questo, i candidati dei concorsi attendono invano di essere immessi in ruolo.
Senza poi parlare dei
compensi irrisori degli insegnanti: “secondo il recente rapporto 'Education at a Glance 2024' gli stipendi dei nostri insegnanti sono, a parità di potere d'acquisto, tra i più bassi d’Europa, nonostante l'aumento dell’ultimo rinnovo contrattuale.
"La risposta del Governo a tutto questo - ricorda l’Anief - è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della
nuova norma, il DL 131/2024,
che porta da 12 a 24 mesi il massimo di risarcimento consentito che l’amministrazione pubblica è tenuto ad effettuare verso i precari che decidono di ricorrere al giudice del lavoro per essere risarciti per la mancata stabilizzazione.
Secondo
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, la norma "
apre le porte per il risarcimento danni a favore di circa 400mila precari con più di tre anni di servizio: grazie all’azione vincente del nostro sindacato, ogni dipendente della scuola che si trova in questa situazione, quindi con oltre 36 mesi di servizio da supplenze alle spalle, ha la possibilità concreta di recuperare fino a 24 buste paga".