(Teleborsa) - La maggior parte delle
circa 45mila immissioni in ruolo di insegnanti da effettuare nel 2024 (29.066 cattedre comuni da classi di concorso, più 15.588 di sostegno), si realizzerà fruendo delle graduatorie dei
concorsi PNRR banditi lo scorso dicembre: lo slittamento sino alla fine del 2024 è previsto da un emendamento al decreto legge 71/2024, il quale indica anche che senza graduatorie pubblicate entro il 31 agosto, dovranno comunque essere accantonato i posti destinati ai vincitori. Ma solo a loro. È quanto fa sapere Anief.
"La decisione di escludere del tutto idonei e abilitati, quindi promossi all’insegnamento, derivanti dai concorsi Pnrr, per procedere con le immissioni in ruolo soltanto individuando i vincitori dalla procedura stessa,
non ci trova per nulla d’accordo – dichiara
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: è una scelta che reputiamo irragionevole e incostituzionale, come quella di dire no al doppio canale e alla cancellazione degli organici di diritto che manterrà ancora una volta 200mila supplenze annuali. Abbiamo dato mandato ai nostri esperti in diritto scolastico di verificare se vi sono le possibilità per
predisporre e presentare ricorso: c’è un precedente che ci dà conforto ed è quello che dell’impugnazione della norma che impediva, in modo illegittimo, l’accesso alle varie graduatorie di merito", conclude il sindacalista autonomo.
Anief ricorda che le assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti da effettuare
entro anche il prossimo 31 dicembre, riguardano i vincitori residue delle seguenti procedure: i concorsi PNRR, che si aggiudicheranno la fetta più grande, quindi si attingerà dalle graduatorie dei vincitori del concorso ordinario del 2016, delle selezioni straordinarie del 2018 e del 2020, del concorso ordinario del 2020 per i vincitori (in questo caso anche degli idonei), dei precari di sostegno inseriti nella prima fascia Gps.