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Scuola, parte il concorso ordinario per 1.435 posti per Funzionari di elevata qualificazione

Domande entro il 15 gennaio. Le richieste del sindacato Anief per valorizzare la categoria

Scuola
Scuola, parte il concorso ordinario per 1.435 posti per Funzionari di elevata qualificazione
(Teleborsa) - "Siamo soddisfatti per la pubblicazione del bando che darà avvio al concorso per l'assunzione di 1.435 nuovi Funzionari di elevata qualificazione, ex DSGA". Così si è espresso Alberico Sorrentino responsabile del Dipartimento Condir ANIEF a proposito della pubblicazione odierna, da parte del Ministero dell'Istruzione e del Merito, del con decreto n. 3122, del bando relativo, su base regionale, al concorso per l'accesso all'area dei funzionari e dell'elevata qualificazione – ex DSGA – per l'assegnazione di 1.435 posti calcolati per il 50% dei 2.870 posti autorizzati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 luglio scorso.

Le domande di partecipazione – fa sapere Anief in una nota – potranno essere presentate dal 16 dicembre al 15 gennaio 2025: il concorso si articolerà in una prova scritta con domande a risposta multipla, che dovrebbe essere svolta il 21 febbraio prossimo, e in una orale. Saranno valutati anche i titoli. Tra i requisiti d'accesso, oltre la laurea, è richiesta la certificazione di alfabetizzazione digitale. Nessuna riserva è prevista per i Facenti Funzione laureati il cui servizio sarà, comunque, valutato.

Il 29 maggio è la data prevista per la pubblicazione della presunta graduatoria. "All'incontro del 4 dicembre scorso – ha spiegato Sorrentino – avevamo chiesto, e oggi lo ribadiamo, che la procedura concorsuale si completasse in tempo utile all'immissione dei nuovi funzionari all'inizio del prossimo anno scolastico e che sin dal primo settembre inizi un tutoraggio e un affiancamento dei nuovi funzionari. Abbiamo evidenziato, inoltre, che molti dei vincitori dell'ultimo concorso hanno deciso di lasciare, generalmente per passare ad altra pubblica amministrazione. Bisogna invertire questa tendenza e conservare le professionalità acquisite. Di qui la richiesta di un impegno della parte pubblica di una vera valorizzazione della figura che dovrà essere realizzata già nella prossima tornata contrattuale”.
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