(Teleborsa) - "Vedremo se sarà la nuova Commissione o la Commissione esistente" ad aprire le procedure per deficit eccessivo nel quadro del Patto di stabilità appena riformato, a carico di diversi paesi tra cui l'Italia. È quanto ha detto il
commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo alla stampa al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo, questo pomeriggio a Bruxelles. "I tempi – ha continuato Gentiloni rivolto ai giornalisti – non sono chiarissimi, come sapete. Certamente sapete che c'è un certo numero di paesi, vedremo quali; le decisioni saranno prese sulla base dei dati definitivi e saranno annunciate il 19 giugno. Su questa base, io credo ci sarà un percorso di aggiustamento dei bilanci e delle politiche di bilancio molto graduale, molto sostenibile; molto più graduale e più sostenibile di quello che avremo avuto davanti a noi con le regole precedenti, ma – ha puntualizzato Gentiloni – assolutamente necessario. È chiaro che dobbiamo cercare di mantenere un equilibri tra fare gli investimenti e affrontare, soprattutto per i paesi ad alto debito, lo squilibrio del debito".
"Come si riesce – ha chiesto il
commissario – a mantenere questo equilibrio? Innanzitutto utilizzando nel miglior modo possibile l'enorme massa di risorse comuni europee che abbiamo a disposizione, molto spesso proprio nei paesi ad alto debito. Non c'è una coincidenza perfetta, ma spesso c'è una coincidenza".
Focus anche sull'Unione dei mercati dei capitali dell'Ue. "È una priorità assoluta e urgente" ha detto
Gentiloni e va realizzata comunque, o con il consenso di tutti gli Stati membri, oppure, se questo non sarà possibile, con forme di collaborazione volontaria dei paesi che la sostengono. "Io condivido – ha proseguito
Gentiloni – le opinioni di tanti, tra gli altri ultimamente lo ha detto anche Mario Draghi, che sottolineano questa come una priorità assoluta e urgente. Ed è proprio per questo – ha continuato il commissario – che ho detto che su questa priorità assoluta e urgente bisogna costruire consenso tra i vari paesi" dell'Ue. Questo, ha ricordato il commissario, "è il lavoro che sta facendo il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ma nella consapevolezza che, se poi non si riesce a costruire consenso, ci saranno forme di collaborazione tra gruppi di paesi che vogliono andare più avanti".
Infine riguardo all'inchiesta giudiziaria in corso a Genova – ha sottolineato
Gentiloni rispondendo a una domanda sul coinvolgimento, nell'inchiesta giudiziaria a carico dei dirigenti della Regione Liguria, di una delle opere più importanti, del Pnrr, la costruzione della nuova diga foranea di Genova, un progetto da 1,3 miliardi di euro – "noi non commentiamo, nel modo più assoluto, sviluppi di questo genere; quindi non siamo né preoccupati, né rassicurati".