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Ue, Gentiloni: "Venti contrari ma crescita non sarà lontana da stima 0,8%"

A metà novembre nuove previsioni. Oggi a Eurogruppo focus su Rapporto Draghi 

Economia
Ue, Gentiloni: "Venti contrari ma crescita non sarà lontana da stima 0,8%"
(Teleborsa) - Gli attuali "venti contrari" all'economia si verificano "in una situazione in cui abbiamo crescita moderata nell'Unione Europea. Presenteremo le nostre previsioni a metà novembre ma, più o meno, pensiamo che le nostre precedenti previsioni di 0,8% di crescita saranno non lontane dalla realtà, nonostante le situazioni difficili in alcuni paesi". È quanto ha affermato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni arrivando all'Eurogruppo. "Al tempo stesso – ha proseguito Gentiloni – riconosciamo le sfide, specialmente per manifatturiero e industrie. Queste sfide sono confermate dall'importanza della questione della competitività".

Tra i temi al centro dell'Eurogruppo figura il Rapporto Draghi. "Discuteremo il rapporto di Mario Draghi e di come evitare che sia dimenticato molto in fretta – ha detto Gentiloni –. E di come possiamo fare una sorta di tabella di marcia per il prossimo ciclo politico della Commissione. Penso che sia estremamente importante e che sarà la tematica principale oggi all'Eurogruppo".

In Europa vi è la necessità di avere banche più forti. "Parlando in generale, ovviamente abbiamo bisogno di banche più forti, soprattutto in Europa, dove il ruolo delle banche nel finanziamento dell'economia reale è molto più forte che negli Stati Uniti, e non abbiamo una banca europea tra le prime 10 o 20 banche globali – ha detto il commissario Ue uscente all'Economia spiegando di non voler parlare di Commerz-Unicredit –. Sottolineiamo la necessità che i mercati si assumano la responsabilità di opportunità e decisioni, quindi penso che sarebbe controproducente parlarne".

Riguardo alla manovra italiana – ha commentato Gentiloni – prudenza non significa rinuncia. "Io penso che le dichiarazioni, poi precisate, del ministro delle Finanze italiano (Giancarlo Giorgetti ndr) sono dichiarazioni ispirate a una prudenza che è necessaria. E allo sforzo, che la Commissione condivide, che la prudenza non significhi rinuncia a riforme e investimenti: le due cose – ha spiegato Gentiloni – possono essere tenute insieme ed è lo sforzo che in queste settimane si chiede a tutti i Paesi, inclusa l'Italia".

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