(Teleborsa) - Il rapporto
deficit pubblico/PIL, nell'Eurozona è aumentato al 3,6% nel 2023, dal 3,5% nel 2022, mentre nell'UE è passato dal 3,2% al 3,5%. Il rapporto
debito pubblico/PIL nell'Eurozona è diminuito dall'89,5% alla fine del 2022 all'87,4% alla fine del 2023, mentre nell'intera UE è passato dall'82,5% all'80,8% del PIL.
Lo rende noto l'
Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, che ha pubblicato i conti pubblici per gli anni 2020-2023.
Nel 2023, tutti gli Stati membri, hanno registrato un disavanzo, fatta eccezione per Danimarca (+3,3%), Cipro (+2,0%), Irlanda (+1,5%) e Portogallo (+1,2%). I deficit più elevati sono stati registrati in Italia (-7,2%), Ungheria (-6,7%) e Romania (-6,5%).
A fine 2023, i rapporti più bassi tra debito pubblico e PIL sono stati registrati in Estonia (20,2%), Bulgaria (22,9%), Lussemburgo (25,5%), Svezia (31,5%), Danimarca (33,6%) e Lituania (37,3%). Tra i più alti registrati sono: in Grecia (163,9%), Italia (134,8%), Francia (109,9%), Spagna (105,1%) e Belgio (103,1%).
Nel 2023, la
spesa pubblica nell'Eurozona era pari al 49,5% del PIL e le entrate pubbliche al 45,9%.
L'Eurostat stima il debito pubblico rispetto al PIL nell'Eurozona all'88,1%, nel secondo trimestre del 2024, in aumento dall'87,8% del primo trimestre. In crescita anche nell'UE, dall'81,3% all'81,5%.