(Teleborsa) - "Occorre incrementare gli organici nei territori soggetti ad alta dispersione scolastica superando la norma attualmente vigente". È quanto dichiara il
presidente nazionale Anief Marcello Pacifico commentando l
'informativa sullo Schema degli indicatori classi in deroga a.s. 2024/25 e la
Bozza circolare organico docenti a.s. 2024/25. "La nota sugli organici – sottolinea l'Anief in una nota – dispone delle istruzioni a favore degli Uffici Scolastici Regionali, in merito a quanto già stabilito con il decreto del Ministro dell'istruzione e del merito di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 26 febbraio 2024, n.33, in corso di registrazione presso la Corte dei conti, le cui riserve abbiamo già espresso a Gennaio".
Sullo schema degli indicatori delle classi in deroga per l’a.s. 2024/25, la
delegazione Anief, formata dalle segretarie generali Chiara Cozzetto e Daniela Rosano, ha evidenziato come "non sia possibile avvalersi esclusivamente dei parametri forniti dall’INVALSI poiché le condizioni di svantaggio nelle scuole risultano molto più complesse rispetto agli esiti dei test e richiedono analisi più profonde e strutturate.
In particolare, gli indicatori di status sociale, economico e culturale come definiti nell'ESCS - Economic, Social an Cultural Status, nonché quelli di dispersione scolastica sulla base degli esiti delle prove INVALSI, non sembrano dare delle risposte coerenti rispetto alle esigenze locali".
Anief ha rilevato come
nelle regioni del Sud i numeri delle classi in deroga siano molto bassi, a fronte di un’alta dispersione scolastica e sottolineato "l'inopportuna esclusione a priori dei CPIA dalla platea delle scuole beneficiarie, quando la norma stessa nulla dice in proposito".
"Occorre – conclude l'Anief – un provvedimento legislativo per rivedere i parametri di costituzione delle classi e di conseguenza gli organici del personale della scuola, classi con non più di 20 alunni oltre a garantire i parametri di sicurezza assicurano un miglior successo didattico e garantiscono automaticamente la prevenzione della dispersione scolastica.