(Teleborsa) - Dopo avere ottenuto già in passato una sentenza sull'argomento nelle precedenti edizioni del concorso per diventare dirigente scolastico, ancora una volta il
giovane sindacato Anief porta in tribunale un bando di concorso per far rispettare i diritti dei precari. E lo fa in nome della
primazia del diritto dell’Unione europea sul diritto interno ed in particolar modo sul rispetto del principio di non discriminazione: il Tar del Lazio in questo caso si pronuncerà in sede cautelare il prossimo 21 maggio e in quella sede deciderà se accogliere la domanda di partecipazione al concorso dei diversi candidati.
Nel frattempo,
hanno superato gli 11milioni di euro i risarcimenti che i legali dell’Anief hanno fatto percepire a più di 3.000 ricorrenti solo nell’anno 2023, portando avanti dei ricorsi con cui hanno chiesto la disapplicazione della normativa italiana in violazione della direttiva 70-UE sull'abuso dei contratti a termini. I ricorsi hanno anche riguardato la restituzione degli scatti di anzianità non pagati, le ferie ingiustamente non retribuite, il salario accessorio (Rpd per i docenti e Cia per il personale Ata) illegittimamente non corrisposto ai supplenti con contratto ‘breve e saltuario’, oltre il danno patito per la reiterazione dei contratti e la restituzione della Carta del docente che lo Stato si ostina a negare ai precari.