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Scuola: Concorso docenti di religione, bando ad inizio 2024. Anief chiede massima tutela dei precari storici

Economia, Scuola
Scuola: Concorso docenti di religione, bando ad inizio 2024. Anief chiede massima tutela dei precari storici
(Teleborsa) - Dopo oltre vent’anni di assenza di procedure di reclutamento di docenti religione cattolica si arriva finalmente a definire una procedura straordinaria per l’immissione in ruolo dei precari storici: la comunicazione è stata ufficializzata oggi durante l’incontro tenuto dai sindacati rappresentativi al ministero dell’Istruzione e del Merito, incentrato sulla bozza del decreto per "Disposizioni concernenti le procedure concorsuali straordinarie riservate agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado". Durante l’incontro odierno, al quale ha partecipato anche l’Anief con una delegazione composta dalla segretaria generale, Daniela Rosano, e la referente nazionale IRC, Moira Pattuglia, l’amministrazione ha assicurato alle organizzazioni sindacali che la procedura sarà bandita nei primi mesi del 2024.


Il giovane sindacato Anief ricorda che il decreto proroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha spostato la pubblicazione del bando al 2024 con l'approvazione dell’emendamento "2-ter. All’articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, le parole: "entro l’anno 2023" sono sostituite dalle seguenti: "entro l’anno 2024". Inoltre, le regole sono state definite dal decreto PA bis, che ha definito la percentuale delle assunzioni, che saranno realizzate con una quota del 70% per la procedura straordinaria, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avrà una quota del 30%.

"Abbiamo chiesto all’Amministrazione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - una particolare valorizzazione dell’esperienza acquisita con l’insegnamento: molti dei colleghi hanno oltre vent’anni di servizio alle spalle e non è accettabile che il servizio svolto non sia adeguatamente valorizzato". La segretaria generale Daniela Rosano ha detto che "abbiamo segnalato anche l’opportunità una revisione delle tabelle titoli, in considerazione del fatto che si parla di colleghi con una formazione molto specifica".
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