(Teleborsa) - "Prosegue all'Aran la discussione relativa alle sequenze contrattuali riferite all'articolo 178 dell'ipotesi di Contratto collettivo nazionale 2019/21, sottoscritta il 14 luglio scorso. Come annunciato, oggi all'Aran si è svolto il primo incontro, con all'ordine del giorno i temi di cui alle lettere e) e g): in apertura di riunione, la parte pubblica ha confermato la sua prima proposta, ritenendo possibile la definizione di una normativa per il Tecnologo a tempo indeterminato universitario all'interno del profilo EP, mentre per i contratti di ricerca ha proposto di limitare il confronto alla sola possibilità di inserire nel CCNL il valore dell'importo del trattamento economico. Anief ha argomentato la contrarietà sia alla ipotesi dell'Aran sui contratti di ricerca, sia al Tecnologo a tempo indeterminato". È quanto fa sapere
Anief in una nota.
Per quanto riguarda il
contratto di Ricerca, Anief ha chiesto di inserire la figura all'interno del CCNL prevedendone le medesime tutele dei Ricercatori/Tecnologi. Nel normare la nuova figura, il giovane sindacato ritiene inoltre opportuno specificare la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa anche in part-time, esplicitare la possibilità di valutare i periodi lavorati ai fini della stabilizzazione, prevedere l'utilizzo di specifici fondi da rendere disponibili nelle Amministrazioni. Riguardo l'utilizzo del Contratto di ricerca nelle Università, Anief chiede di fare riferimento ai profili di Ricercatore e Tecnologo già previsti per gli EPR.
"Per il Tecnologo a tempo indeterminato delle Università – spiega
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – riteniamo che tale figura debba essere considerata in modo analogo a quella già presente degli EPR. Non è pensabile avere all'interno dello stesso contratto tecnologi di serie a e tecnologi di serie B. L'inserimento della figura nel profilo EP rischia peraltro di creare criticità in termini di coperture economiche, con il rischio di forte riduzione dei livelli occupazionali".
Dal canto suo,
l'Aran – che rappresenta le amministrazioni – ha ribadito la propria posizione e sottolineato che in assenza di precise norme di legge non intende modificare la propria posizione. Anche rispetto all'utilizzo di fondi specifici da destinare a tali figure, in modo da non gravare in alcun modo sui fondi destinati al personale delle diverse istituzioni, Aran ritiene di poter affrontare questi temi solo in presenza di precise indicazioni normative. In chiusura di riunione, Anief ha ribadito la convinzione di poter utilizzare lo spazio di contrattazione disponibile per trovare soluzioni alle criticità sopra richiamate, e chiesto all'Aran di dare il proprio fattivo contributo anche attraverso una sollecitazione nei confronti del legislatore