(Teleborsa) -
Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, ha chiuso il
2022 con
ricavi consolidati pari a 548,6 milioni di euro, in crescita dell'1,3% (+1,6% a cambi e perimetro costanti). L'incremento delle vendite è stato sostenuto dall'effetto price-mix, dal crescente contributo delle vendite a marchi propri, in particolare in EMEA e America, nonostante un significativo rallentamento della domanda di mercato.
L'
EBITDA normalizzato è pari a 56,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 57,1 milioni di euro del 2021, con un margine sui ricavi del 10,3% rispetto al 10,5% dell'anno precedente. Il
Risultato Netto normalizzato è positivo per 22,1 milioni di euro (21,3 milioni di euro nel 2021), mentre il Risultato Netto normalizzato di Pertinenza del Gruppo è positivo per 20,6 milioni di euro (15,9 milioni di euro un anno fa).
"Negli ultimi due anni siamo passati da 450 a quasi 550 milioni di ricavi, raddoppiando margini e generazione di cassa. Il Net Profit del 2022 è più alto del Margine Operativo del 2019:
questa è un'altra azienda - ha commentato l'
AD Giulio Cocci - Abbiamo riorganizzato il footprint produttivo in Europa, ridotto la complessità, migliorato il margine operativo, anche attraverso una gestione maniacale dei costi e portato il Leverage a un livello che ci ha consentito un ritorno al dividendo e ci dà l'opportunità di puntare a operazioni di M&A".
La
generazione di cassa operativa è stata di 40,5 milioni di euro. La
Posizione Finanziaria Netta normalizzata al 31 dicembre 2022 è pari a -29,9 milioni di euro, rispetto ai -22,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e comunque con una leva invariata pari a circa 0.6
La variazione è legata alla
crescita del magazzino per una gestione più efficace dell'evoluzione del footprint e delle criticità legate alla disponibilità di materie prime, al pagamento per circa 13 milioni relativo all'acquisizione di EMC e CPS e del 40% del capitale sociale di Air Force, all'uscita di cassa per 12 milioni legata all'accordo con i sindacati per le uscite volontarie e al completamento del riassetto del footprint industriale in Polonia, oltre al buyback per circa 2 milioni e al dividendo per 3,8 milioni.
"Siamo pronti ad affrontare
un 2023 che sarà a due velocità: una prima metà ancora più difficile del secondo semestre 2022, con una domanda ancora in forte contrazione e una seconda parte in ripresa - ha spiegato Cocci - Un anno pieno di sfide, ma anche di opportunità: nuove linee prodotto per aumentare la nostra potenza di fuoco nel Cooking, il lancio di LHOV, nuovi clienti OEM già in fase di phase-in. Per la Divisione Motori, con l'acquisizione di EMC, abbiamo portato il fatturato da 60 a 120 milioni in meno di 2 anni, ma continueremo a crescere. Le opportunità arriveranno dall'aver anticipato gli stimoli della transizione energetica: ventilatori assiali e centrifughi per pompe di calore, motori brushless ad alta efficienza e ventilatori certificati per l'utilizzo dell'idrogeno al 100%".