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"Talent Prize 2022": al Museo delle Mura la 15esima edizione del premio internazionale di arti visive

La mostra è visitabile gratuitamente fino al 4 dicembre. Il premio è organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele

Cultura, Economia
"Talent Prize 2022": al Museo delle Mura la 15esima edizione del premio internazionale di arti visive
(Teleborsa) - È stata inaugurata questa mattina al Museo delle Mura di Roma la quindicesima edizione della mostra dedicata al Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, di cui il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele è Presidente. L'esposizione, visitabile dal 19 novembre al 4 dicembre e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali - Servizi museali Zètema Progetto Cultura, darà la possibilità di vedere le opere di tutti i finalisti del Premio dedicato esclusivamente ad artisti under 40.

"La mostra dei finalisti del Talent Prize – ha affermato Guido Talarico, editore di Inside Art e fondatore del premio – è sempre un'emozione. La sintesi del lavoro di un anno, l'esibizione meravigliosa delle opere presenti. È la nostra 'wunderkammer'. Una vera gioia che dedichiamo a tutti i 10mila giovani talenti che in 15 anni hanno partecipato a questo nostro concorso".

"Anche quest'anno la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale è main partner del "Talent Prize", l'importante premio artistico ideato da Inside Art che culmina nella grande mostra di vincitori e finalisti, allestita da due anni a questa parte presso i suggestivi spazi del Museo delle Mura a Roma. Il Premio, come è ormai noto, – ha spiegato Emanuele – nasce con l'intenzione di valorizzare, promuovere e sostenere i giovani artisti under 40 che si cimentano nel variegato mondo delle arti visive, comprendenti pittura, fotografia, scultura, installazione e video. Ho ritenuto fin dal principio che fosse doveroso supportare, da qualche tempo anche tramite la Fondazione Cultura e Arte, questa meritoria iniziativa, rafforzando peraltro anno dopo anno il nostro sostegno al concorso: infatti, oltre ad aver istituito il 'Premio speciale Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale', dal 2019 intitolato – grazie all'amabilità di Guido Talarico, ideatore del Premio – alla mia persona e dunque denominato 'Premio Emanuele', a partire dal 2020 vi ho affiancato due premi speciali aggiuntivi. Si tratta del 'Premio Emergenti', dedicato ad un esordiente che abbia dimostrato di possedere una sensibilità ed un talento singolari, e del 'Premio Internazionale', pensato per dare spazio agli artisti stranieri ancora non molto conosciuti nel nostro Paese. Quest'anno i 3 vincitori da me individuati nelle categorie suddette sono, rispettivamente, Giulia Berra, Giovanni Copelli e il duo Grossi - Maglioni. La scultura di Giulia Berra ('Senza titolo') è una metafora dell'esistenza, sospesa tra bene e male, in un dualismo capace di affascinare e disorientare insieme; il quadro di Giovanni Copelli ('Pescheria') prende le mosse dall'arte tradizionale per comporre un immaginario finale del tutto soggettivo e avulso da ogni riferimento narrativo originario; infine, l'installazione di Grossi - Maglioni ('Beast Mother Plateau') si focalizza sul concetto universale della maternità, che attraversa la storia del Mondo sia nelle sue implicazioni amorevoli e positive che in quelle angoscianti e spaventose. In conclusione, mi auguro davvero che il 'Talent Prize' – consentendo ai giovani artisti di veder riconosciuto il proprio genio creativo da parte di una giuria qualificata, e di esporlo dinanzi al grande pubblico – possa continuare a configurarsi anche in futuro come un appuntamento imprescindibile per coloro che desiderino entrare in contatto con le tendenze più interessanti ed originali dell'arte contemporanea".


La giuria del premio ha assegnato il primo premio all'opera "Defence. What do you do with your anger?", un video dell'artista Simona Andrioletti, bergamasca classe 1990 che con i suoi lavori spinge le dinamiche della collaborazione, sfidando l'idea di paternità artistica lasciando che altre persone interferiscano con il processo di creazione delle sue opere. L'opera è un collage di found footage in cui assistiamo ad un susseguirsi di situazioni in cui diverse persone cercano, in diversi modi, di difendersi da situazioni di sopraffazione fisica, emotiva e ambientale, senza riuscirci. Talvolta perché il problema è inaffrontabile, in altri casi perché la modalità di difesa che attuano è autodistruttiva e porta i protagonisti a ridicolizzarsi davanti alla camera di un qualsiasi smartphone di una qualsiasi persona che, vigliaccamente, riprende divertita. I video sono stati ri-filmati da uno smartphone che ha ripreso il monitor di un computer, come a replicare quel meccanismo perverso di voyeurismo e "Schadenfreude" divertito per cui in una situazione di pericolo, il passante, invece di aiutare, filma la scena. Anche quest'anno inoltre la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica. Si tratta di Leonardo Magrelli, classificatosi al secondo posto, con una serie di fotografie dal titolo "West of here" e di Gioele Pomante, arrivato terzo, con il video "Con affetto Gioele". In mostra anche gli altri finalisti: Marco Emmanuele con "Un raggio giallo", Davide Sgambaro con "I push a finger into my eyes (kiss, Kick, Kiss) #4", Alessandra Cecchini con "Postcards are always from somewhere else", Federica Di Pietrantonio con "but I keep my head above water", Catalin Pislaru con "Billy's lost books", Valentina Perazzini con "Quand" e Fabio Ranzolin con "Sweat pour like applause VI".

La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da Peter Benson Miller, direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d'Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d'arte, Anna Mattirolo, delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, artista e curatore, Federica Pirani, storica dell'arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d'arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.

Esposti al Museo delle Mura anche i premi speciali assegnati dal main sponsor e dai partner del concorso:

Premio Speciale Emmanuele F.M. Emanuele conferito a Giulia Berra con l'opera "Senza titolo", un lavoro che gioca sul dualismo trappola/nido; una sorta di cornucopia di legno, si torce, ritrae e protende aggressiva nello spazio, coperta di spine d’acacia come aculei di un animale pronto a rivoltarsi.

Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte / Sezione Internazionale è andato al duo Grossi Maglioni con "Beast Mother Plateau", un progetto che esamina la maternità, la relazione di cura e il suo potenziale trasformativo, traendo origine dal discorso post-femminista e antropologico, ma anche dall’esperienza diretta della maternità e dall’interazione con un gruppo di madri e bambini.

Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte / Sezione Emergenti assegnato a Giovanni Copelli con "Pescheria": partendo da un modello classico, un mercato del pesce barocco, l’artista compone un nuovo immaginario all’interno del quadro, di cui rimane la forma ma cambia radicalmente la sostanza, una pittura a tratti ambigua, che porta in sé le tracce del processo di fusione e ibridazione che le ha generate.

Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Public & Legal Affairs, Corporate Communication & Digital Strategies, assegnato a Nuvola Ravera, artista classe 1984, che ha presentato l'installazione "Peeling Agency – The fun they had", composta da una serie di urne trasparenti contenenti i trucioli in gomma esito di una performance. L'azione di Nuvola Ravera consiste in uno "scrub" da parte di un'agenzia fittizia (P.A.), delle pareti dei luoghi dell’arte, con gomme da cancellare. Una spellatura del sedimento culturale che dà vita a conserve in polvere dei mondi dell'arte.

Premio Speciale INSIDE ART assegnato Teresa Giannico per il lavoro "You will return, you will return", l'opera è una fotografia che ritrae un volto frutto di una sovrapposizione di foto trovate sul web, attraverso una ricerca per immagini simili. Una riflessione sulla rielaborazione dell’immagine attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie che richiama, solo in apparenza, un dipinto tradizionale.


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