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l ruolo educativo delle (tante) associazioni culturali in Italia

Fino al 30 dicembre l’eXtra Festival anima Ostia, Acilia e Dragoncello: al centro l’arte, i ragazzi e la formazione inclusiva

Cultura, Economia
l ruolo educativo delle (tante) associazioni culturali in Italia
(Teleborsa) - Le istituzioni no profit in Italia costituiscono un settore vitale per lo sviluppo culturale, sociale ed educativo del Paese. Nel 2022 erano presenti 360.061 istituzioni attive, di cui il 15,1% operava nell’ambito delle attività culturali e artistiche. Queste istituzioni includono associazioni culturali, fondazioni, cooperative sociali e altre forme organizzative e contribuiscono non solo alla diffusione della cultura e dell'arte ma anche alla coesione sociale e allo sviluppo individuale, grazie alle numerose iniziative e progetti educativi e ricreativi che coinvolgono bambini e ragazzi.

Nel Lazio, in particolare, si contano - dati sempre relativi all’anno più recente, il 2022 - 34.812 enti no profit, confermandosi come una delle regioni centrali per densità e attività in ambito culturale. Il Municipio X di Roma si distingue per la vivacità delle sue associazioni culturali, che rappresentano un pilastro portante per la comunità, la coesione, la crescita individuale e collettiva. Queste organizzazioni, con il loro impegno costante e la loro totale dedizione, promuovono di continuo eventi e attività che spaziano dal teatro alla musica, dalla danza alle arti visive, valorizzando il territorio e creando occasioni importanti di socializzazione per tutte le età.

Il cuore pulsante del Municipio X: l’eXtra Festival con 135 appuntamenti gratuiti

L’eXtra Festival, la rassegna che unisce danza, teatro, musica e formazione ideata dalle Associazioni Affabulazione e Valdrada, con i suoi 135 appuntamenti gratuiti, è l’esempio perfetto della collaborazione tra istituzioni locali, associazioni e professionisti che operano nel settore artistico-culturale. Questo evento straordinario, iniziato il 30 novembre e che termina il 30 dicembre, vede la partecipazione, tra gli altri, di nomi di rilievo nel panorama teatrale attuale come Chiara Becchimanzi, Karma B, Daniele Fabbri, The Act o Martina Catuzzi, e vuole portare l’arte tra Ostia, Acilia e Dragoncello. Lo fa coinvolgendo giovani, bambini e famiglie in un’esperienza unica di arricchimento reciproco e organizzando ben 27 laboratori dedicati a teatro, danza, musica e arti visive, 3 spettacoli al Teatro del Lido di Ostia e 2 giornate evento, che animano il territorio con creatività e passione.

Grazie ad iniziative speciali come l’eXtra Festival, l’arte diventa accessibile e inclusiva, perché in grado di favorire l’integrazione sociale. Non solo. Essa gioca un ruolo cruciale nello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e motorio degli individui, soprattutto durante l’infanzia: stimola infatti la creatività, l’autostima e l’empatia, elementi fondamentali per diventare adulti completi e ben integrati. Secondo il pensiero di pedagogisti come John Dewey e Maria Montessori, l’arte è un potente strumento educativo che favorisce lo sviluppo di capacità osservative e immaginative: benefici questi supportati anche dalle neuroscienze, che evidenziano come le attività artistiche (manuali, performative, visuali) rafforzino le competenze cognitive e socio-emozionali attraverso l’uso di più sensi contemporaneamente. Queste esperienze, dunque, stimolano il pensiero creativo e critico, e migliorano le capacità di problem solving e di adattamento. Investire in queste realtà significa garantire uno sviluppo culturale duraturo e promuovere il benessere individuale e collettivo, potenziando anche la capacità di auto-espressione e la sensibilità estetica dei più piccoli.

L’eXtraFestival, oltre ad un ricco programma di laboratori performativi per i bimbi e le loro famiglie, propone anche spettacoli che trattano di temi attuali e delicati, per aiutare i ragazzi ad essere consapevoli di ciò che gli accade intorno, fornendo loro importanti strumenti di comprensione della realtà, sociale ed interiore insieme. L’11 e 12 dicembre si è tenuto al Teatro del Lido, "Marco non c’è (perché Laura se n’è andata)", un racconto tutto al femminile, sold out, che esplorava in modo leggero e divertente cosa accade nel nostro corpo, in particolare nel cervello, nei momenti cruciali della vita. Il 20 dicembre va in scena Stop Bullying, uno spettacolo adatto a ragazzi tra gli 11 e i 18 anni e le loro famiglie, che sottolinea l’importanza di rompere il silenzio contro le manifestazioni di bullismo e trovare una voce per il cambiamento. Infine il 27 e 29 dicembre sarà la volta del primissimo spettacolo di teatro di figura interamente realizzato attraverso la tecnica degli origami giapponesi La storia di Aligaspù, il gabbiano primo della sua specie che impara a volare superando paure e limiti.



(Foto: foto Daniele Adriani)
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