(Teleborsa) -
Anima spicca il volo a Piazza Affari, in scia al rialzo di
Banco BPM e
all'ingresso di
Credit Agricole con una quota del 9,2% nell'istituto nato dalla fusione del Banco Popolare con la Popolare di Milano. Il gruppo del risparmio gestito ha proprio la banca milanese come
primo azionista, con una quota del 15,443% secondo gli ultimi dati della Consob (alle sue spalle c'è
Poste Italiane con il 10,324%). L'opinione degli analisti, che avevano già commentato il dossier in occasione delle indiscrezioni degli scorsi mesi, è che Anima potrebbe uscire rafforzata da un'aggregazione tra Banco BPM e il gruppo francese.
Equita, in un'analisi pubblicata a fine febbraio, evidenzia che il Banco, oltre a essere il primo socio, "è il
principale partner strategico di Anima, con un contratto di distribuzione fino al 2037, masse di circa 45 miliardi e una penetrazione sul totale dei fondi della clientela della banca del 69% circa". La SIM sottolinea che "il contratto di distribuzione prevede protezioni significative per Anima tra cui l'accesso esclusivo preferenziale, nessuna way-out fino alla scadenza prevista,
livelli minimi da rispettare ed esclusività per alcuni prodotti". Gli analisti stimano che il contratto con la banca rappresenti il 40% delle masse (a esclusione del ramo I).
Bestinver, a suo tempo, aveva fatto notare che il destino di Anima, nel caso di una combinazione tra la banca guidata da Giuseppe Castagna e il gruppo francese, sarebbe quello di una
vendita ad
Amundi, la società del risparmio gestito del Crédit Agricole che ha una
forte presenza in Italia con masse superiori a 220 miliardi di euro.
Ottima la performance di
Anima Holding, che si attesta a 4,32 con
un aumento dell'8,54%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del
toro con resistenza vista a quota 4,411 e successiva a 4,613. Supporto a 4,209.