(Teleborsa) - "La
forza di un Paese e di una democrazia si misura con la capacità di difendere i valori della dignità umana, della pacifica convivenza ed dell'amicizia fra i popoli". Lo ha detto il Presidente del Consiglio,
Mario Draghi, rispondendo in Aula alla Camera ad un'interrogazione sulle iniziative sulla solidarietà e la gestione dell'accoglienza per l'Ucraina.
"Prima di tutto
voglio ringraziare a nome del governo e mio personale tutti coloro che si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina: associazioni di volontariato, terzo settore, amministratori locali imprese, singoli cittadini e famiglie che stanno mandando aiuti e offrendo ospitalità e assistenza ai profughi con grandissima generosità e profonda umanità", ha aggiunto.
Quanto al flusso
"è certamente destinato ad aumentare", ha affermato il Premier sottolineando che "a
ll'8 marzo sono arrivati 21095 cittadini ucraini, oggi sono 23872 principalmente dalla frontiera italo-slovena, oltre il 90 per cento sono donne e bambini: ieri 10500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2200, i bambini 8500 ieri e oggi 9700.
"Per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa - ha detto ancora - abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno ed in deroga alle quote del
decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma che stagionale". "Ovviamente - ha aggiunto - seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull'economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani,
l'incremento del prezzo dell'energia e l'incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese".
Draghi ha infine voluto
"ringraziare tutte le forze politiche e in particolare
l'opposizione per la grande prova di unità e spirito costruttivo in questa crisi,
sono certo che l'Italia farà la sua parte fino in fondo, come sempre nel dramma, nell'emergenza, nel terrore ci scopriamo migliori di come pensiamo di essere".