(Teleborsa) - Il governo cinese ha annunciato "politiche fiscali più attive e politiche monetarie moderatamente allentate". Si tratta di un
cambio di svolta che vede il passaggio da una politica monetaria "prudente" a "moderatamente espansiva", per la
prima volta da 14 anni a questa parte e, che provoca un rally di azioni e bond.
Il cambio di politica del Politburo cinese ha stimolato un'
impennata di azioni e obbligazioni. Le azioni sono balzate e i titoli di Stato cinesi sono saliti dopo che il Politburo ha modificato la sua posizione di politica monetaria per annunciare l'arrivo di un ulteriore allentamento, rispecchiando le mosse fatte nelle crisi precedenti.
I rendimenti a 10 anni sono scesi all'1,935%, segnando un minimo storico. L'indice Hang Seng di Hong Kong è volato di quasi 3 punti percentuali, mentre le azioni tecnologiche sono salite del 4% circa.
La crescita della Cina si è arrestata a causa del
crollo del mercato immobiliare, che ha deteriorato la fiducia e i consumi.
Il Paese adotterà una politica monetaria "moderatamente allentata", secondo quanto reso noto da un comunicato ufficiale, emerso da una riunione di alti funzionari del Partito Comunista. Si tratta pertanto di un cambiamento rispetto alla politica "prudente", adottata l'ultima volta nel 2010, per sostenere la ripresa dalla crisi finanziaria globale.
La Cina dovrà anche rilanciare "vigorosamente" i consumi ed espandere la domanda interna "in tutte le direzioni", ha riferito Xinhua, citando il Politburo, affermazioni che affrontano le principali preoccupazioni degli investitori.
La riunione del Politburo precede l'annuale Conferenza Centrale sul Lavoro Economico che si terrà questa settimana e che definirà gli obiettivi chiave e le intenzioni politiche per il prossimo anno.