(Teleborsa) - Promuovere il diritto allo studio contrastando la dispersione scolastica; introdurre misure per ridurre il sovraffollamento delle classi; rafforzare il "tempo scuola"; formazione del personale e valorizzazione delle competenze, con formazione permanente del personale finalizzata al potenziamento delle competenze digitali dei dipendenti pubblici.
Sono questi gli obiettivi che il Governo vuole attuare per il
rilancio della scuola pubblica, colpita dalla pandemia Covid ma portata avanti grazie al lavoro del personale docente e Ata che, anche da casa, ha continuato a svolgere attività didattica e di supporto ai propri alunni.
Il piano prevede anche il rilancio dell'Università, attraverso diverse misure come l'innovazione del dottorato di ricerca; costruire la formazione professionalizzate valorizzando gli Istituti Tecnici Superiori e le lauree professionalizzanti; attuare un piano straordinario di reclutamento dei ricercatori; incentivare gli scambi europei anche per le scuole superiori, nell'ambito del progetto European Classroom; sviluppare gli ecosistemi dell'innovazione al Sud; incrementare le borse di studio per l’ingresso all’Università.
I fondi per il rilancio della scuola dovrebbero essere reperiti dal
Recovery Fund, come chiesto dal segretario confederale Cisal,
Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir.
Secondo Marcello Pacifico, "
il Governo ha colto in pieno alcune delle esigenze-chiave che, se non affrontate, rischiano di compromettere il prossimo anno scolastico, quando otto milioni di alunni torneranno in classe. Lo sosteniamo da tempo e lo abbiamo ribadito con una serie di emendamenti all'articolo 230 del Decreto Legge ‘Rilancio’, già presentati alle Commissioni competenti".
"Quella dell'i
nclusione sociale è una partita fondamentale per il rilancio della scuola pubblica, in modo così da vincere la dispersione scolastica", ha aggiunto Pacifico che ha sottolineato l'importanza della prevenzione di "drop out e fenomeni di Early School Leavers e Neet, anche con piani straordinari per i territori in difficoltà, attraverso l'attuazione di organici potenziati in rapporto alle esigenze del territorio per apertura scuola anche in orario extracurriculare e l'anticipo dell'obbligo scolastico a 5 anni con estensione fino alla maggiore età".