(Teleborsa) -
Tremano i mercati finanziari dopo l'annuncio del presidente americano, Donald
Trump, di voler introdurre nuovi dazi sulle importazioni di acciaio ed alluminio.
Secondo
Darren Williams, senior European economist di AllianceBernstein, anche se al momento il volume delle esportazioni di acciaio dalla Cina agli Stati Uniti è relativamente basso, il pericolo di assistere ad una crescente guerra commerciale è reale e l’Unione Europea ha già iniziato a discutere di possibili azioni e contromosse.
Assumere un atteggiamento più chiuso nei confronti del resto del mondo, potrebbe andare ad esercitare un’ulteriore
pressione al rialzo all'inflazione. Quasi 40 anni di globalizzazione, e specialmente l’entrata della Cina nella WTO, hanno rappresentato la chiave per la stabilizzazione dell’inflazione. Al contrario, l’introduzione di barriere commerciali e altre politiche populiste, così come l’erosione delle istituzioni che hanno lavorato al mantenimento dell’indice dei prezzi su livelli bassi e il ritorno a politiche di redistribuzione e contrattazione collettiva, potrebbero rappresentare un ingrediente di spicco nella ricetta per un futuro rialzo dell’inflazione, spiega l'esperto.