(Teleborsa) -
Intesa Sanpaolo annuncia i
target al 2030 relativi alla progressiva
decarbonizzazione dei
finanziamenti nei
settori Residential Real Estate, Agribusiness-Primary Farming, Cemento e Alluminio. Tali settori vanno ad aggiungersi ai sei settori con obiettivi di decarbonizzazione già pubblicati e rendicontati nel Climate Report 2023 (Oil&Gas, Power Generation, Automotive, Coal Mining, Iron and Steel, Commercial Real Estate), che hanno registrato una riduzione delle
emissioni assolute di oltre il 22% a fine 2023 rispetto a fine 2022.
Con questi target aggiuntivi Intesa Sanpaolo completa la definizione degli
obiettivi di decarbonizzazione al 2030 nei settori a maggiori emissioni e materiali per il Gruppo, come indicato dalle linee guida della
Net Zero Banking Alliance a cui il Gruppo ha aderito nell’ottobre 2021.
Per quanto riguarda il
Residential Real Estate (esposizione in perimetro 105,5 miliardi di euro a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1, 2 e 3) del 36% rispetto ai 30,13 kgCO2e/m2 della baseline 2022. Alla discesa delle emissioni contribuiranno l’incremento dei finanziamenti di immobili nelle migliori classi energetiche e il supporto alle ristrutturazioni per efficientamenti energetici. Ciononostante, come per il Commercial Real Estate, il raggiungimento del target dipende in misura rilevante dall’implementazione di policy governative per la decarbonizzazione della rete energetica.
Per quanto riguarda l’
Agricoltura, è stato scelto il segmento a maggiori emissioni nell’ambito della value chain di settore, il Primary Farming (esposizione in perimetro 0,9 miliardi a fine 2022), con un target di riduzione dell’intensità delle emissioni (scope 1 e 2) dell’11% rispetto ai 721 tCO2e/€m di ricavi della baseline 2022.
Per quanto riguarda il settore
Cemento (esposizione in perimetro 0,3 miliardi a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1 e 2) del 22% rispetto ai 0,65 tCO2e/t cemento della baseline 2022.
Per quanto riguarda il settore
Alluminio (esposizione in perimetro 0,5 miliardi a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1 e 2) del 10% rispetto ai 4,79 tCO2e/t alluminio della baseline 2022.
Non verranno stabiliti target per i settori dello
Shipping e dell’
Aviation che non risultano materiali per esposizione e/o per emissioni finanziate alla data di baseline.
Paola Angeletti, Chief Sustainability Officer Intesa Sanpaolo, ha commentato: "oggi Intesa Sanpaolo fa un passo avanti determinante nell’impegno assunto con l’adesione a NZBA e confermato nel Piano d’Impresa per la definizione di target settoriali di decarbonizzazione. I settori coperti da target setting rappresentano oltre il 71% delle emissioni finanziate e oltre l’81% dell’esposizione nei settori a maggiori emissioni indicati dalla NZBA. Tra le azioni previste nel piano di transizione, il Gruppo continuerà a supportare la clientela nel percorso verso un’economia a basse emissioni con servizi e prodotti finanziari dedicati".