(Teleborsa) - Un sindaco musulmano a Londra, capitale europea multietnica e straordinariamente moderna, ed avanzata delle forze euroscettiche. E' questo il quadro che si profila questa mattina, dopo la chiusura delle urne per le
elezioni amministrative in Gran Bretagna.
Le elezioni in Gran Bretagna prevedono il
rinnovo dei consigli regionali in almeno 124 località, dei
sindaci di alcune grandi città (Londra, Liverpool e Bristol fra le altre) e dei
Parlamenti nazionali di Scozia, Galles ed Irlanda del Nord. I seggi si sono chiusi ieri sera alle 23 ora italiana (erano le 22 a Londra), poi è partito lo spoglio delle schede.
E' sintomatico il caso della Scozia, che vede i laburisti arretrare di fronte all'avanzata del partito antieuropeista Ukip di Nigell Farange. Il
partito laburista Jeremy Corbyn è scivolato al
terzo posto dopo gli indipendentisti ed i tories, ma fa meglio nell'Inghilterra meridionale, dove si aggiudica diversi consigli comunali.
L'Ukip di Farange mette a segno la
performance migliore dalle elezioni europee del 2014, soprattutto per le convinzioni euroscettiche, che sembrano dare una
indicazione "preoccupante" su come potrebbe concludersi il r
eferendum di fine giugno sulla Brexit.
Il
partito indipendentista Scottish National Party (Snp), infine, si conferma al
primo posto, anche se perde la maggioranza conquistata nel 2011, e suggerisce la possibilità di proclamazione di un secondo
referendum sulla separazione dalla Gran Bretagna.
Londra desta la maggiore attenzione, non solo perché è la Capitale, ma anche perché
il favorito resta il labourista Sadiq Khan, musulmano, di origine pakistana, figlio di un’autista d’autobus.