(Teleborsa) - La Federal Reserve è un po' meno ottimista sulla futura crescita degli Stati Uniti ma non ancora decisa sulle prossime mosse di politica monetaria.
In un discorso preparato per un'audizione presso la Commissione finanza del Congresso USA, la Chairwoman della Banca Centrale americana
Janet Yellen ha usato
toni più cauti circa l'outlook della prima potenza al mondo,
senza però escludere ulteriori graduali aumenti dei tassi di interesse dopo il
primo rialzo dal 2006 operato a dicembre.
Yellen ha affermato che le
attuali condizioni finanziarie sono meno favorevoli alla crescita, aggiungendo che se le turbolenze dovessero persistere potrebbero alla lunga pesare sulla crescita.
Non mancano
rischi al ribasso legati all'
indebolimento della Cina, indebolimento che potrebbe impattare negativamente sulle attività estere e l'export USA (
come già avvenuto nel 2015) ma anche sui mercati finanziari.
La numero uno della Fed ha però precisato che l'
economia americana può continuare a migliorare ad un ritmo moderato, se non addirittura migliore delle aspettative, supportata da un
mercato del lavoro sano e in costante miglioramento. Inoltre una ulteriore accelerazione della crescita salariale potrebbe essere un ottimo cuscinetto contro eventuali fattori negativi esterni.
Non solo: l'economia globale potrebbe ingranare la marcia grazie alle
politiche monetarie ultra espansive adottate da molte Banche Centrali, ha poi aggiunto, riferendosi evidentemente alla
Banca Centrale Europea, che probabilmente a marzo aumenterà gli stimoli all'economia, alla
Bank of Japan, che ha da poco portato i tassi sui depositi in negativo, alla Bank of England, e alla Banca Centrale cinese.
Bocca cucita sulle prossime mosse della Fed e sull'attuale outlook economico. La Chairwoman si è limitata a dire che non vi sono decisioni automatiche, ma azioni ponderate di volta in volta.
Sembra chiaro, dunque, che la Federal Reserve adotterà, come già avvenuto in passato, la
politica del "wait and see", ossia dell'attesa.