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L'UE alza le stime dell'Italia ma resta il nodo del deficit più alto

Economia
L'UE alza le stime dell'Italia ma resta il nodo del deficit più alto
(Teleborsa) - L'ultimo rapporto della Commissione europea sulla crescita economica ha portato ad un rialzo delle previsioni di crescita dell'Italia, in linea con il resto dell'Area della moneta unica e più o meno in linea con le stime formulate oggi dall'Istat.

Il PIL dell'Italia crescerà dello 0,9% quest'anno, a conferma di una convergenza delle previsioni economiche dell'UE, del governo e dell?Istituto di statistica. Qualche piccola divergenza per il biennio successivo, in quanto l'UE stima un'accelerazione più marcata del PIL nel 2016 all'1,5% (rivisto al rialzo anche rispetto all'1,4% indicato nelle stime di maggio) ed un assestamento nel 2017 all'1,4%.

Nel motivare il rialzo delle stime, Bruxelles ha citato gli effetti della politica monetaria accomodante, che favoriscono il credito e stimolano gli investimenti delle imprese.

Resta qualche discrepanza in merito al deficit, perché l'UE peevede un calo dal 2,6% al 2,3% del PIL l'anno prossimo, ma più alto del 2% indicato a maggio, avvertendo che la manovra economica italiana si basa su un peggioramento di circa mezzo punto. Il debito invece è atteso in calo dal 133% del 2015 al 132,2% nel 2016.

Il Commissario europeo agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha confermato che la stima sul deficit di bilancio italiano "è effettivamente leggermente superiore" a quella formulata dal governo Renzi, "a causa di una stima meno ottimistica sul gettito fiscale". Ad ogni modo, il commissario ha precisato che quelle di oggi sono solo prevision e non un giudizio sulla legge di bilancio che verrà presentato fra 15 giorni.
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