(Teleborsa) -
E' caos a Budapest per la questione immigrazione, mentre migliaia di migranti attendono per poter prendere quel treno che li porterà in Germania o in Austria, verso la libertà.
Il delirio è iniziato ieri in piazza Baross, dinanzi alla
stazione di Keleti, anche sulla scia delle
dichiarazioni della cancelliera tedesca Angela Merkel in merito alle registrazioni.
Migliaia di migranti si sono affollati davanti alla stazione per poter partire, gridando "
Freedom" (libertà) e "
Germany". Per ore è rimasto bloccato il traffico ferroviario, poi ripristinato, mentre le
forze dell'ordine sono riuscite a sgomberare la piazza e far ripartire il traffico ferroviario internazionale.
Ai migranti però è stato interdetto l'accesso ai treni. Il vicepremier
Janos Lazar, riferendo in Parlamento sullo stato di emergenza, non ha usato mezzi termini ed ha
incolpato Angela Merkel e la UE di aver provocato questi disordini e di aver mal gestito l'emergenza, soprattutto con le dichiarazioni sulla registrazione ed
il blocco della frontiera.
Intanto, il
governo ungherese sta rafforzando le misure di sicurezza e
la barriera umana posta sul confine a Sud del Paese, dove l'ondata di profughi in arrivo dai Balcani preme per entrare. E' stato annunciato ieri
l'invio di un contingente militare di oltre 3 mila uomini, per dare un sostegno alla polizia, ma c'è l'ordine di non sparare sulla folla.