(Teleborsa) - "Abbiamo firmato poco fa il
nuovo accordo che prevede di allargare la
cooperazione tra Italia e Svizzera con questi treni. Quello che ho alle spalle, ma non solo, ma anche i treni di SBB. Passa attraverso che cosa? Innanzitutto ampliare il servizio, quindi abbiamo
prolungato alcuni treni che da Milano, per esempio, andranno a Venezia o da Milano andranno fino a Firenze, quello che da Milano va a Genova arriverà fino a Livorno e abbiamo anche aggiunto due coppie che collegano
Milano e Zurigo. Quindi, più treni e più servizi". Lo ha dichiarato
Luigi Corradi, Amministratore Delegato Trenitalia, in occasione della firma del rinnovo dell’accordo di cooperazione tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS).
"Poi ci saranno quattro treni nuovi che permettono proprio questa allargamento. Noi
abbiamo rifatto completamente il treno che ho alle spalle, il nostro
ETR 610, che qui abbiamo pitturato in modo simile a quello svizzero, con il
verde, simbolo della bandiera italiana, e poi abbiamo rifatto gli interni. Sono stati rifatti seguendo la
sostenibilità vera, nel senso che tutte le stoffe dei nostri sedili sono fatte con
plastica riciclata che viene recuperata dal mare. Un messaggio quindi molto forte rispetto al fatto che noi diciamo i treni saranno riciclabili in futuro al 97%, in questo specifico caso l'abbiamo fatto con materiali riciclati. Questo è un messaggio che voglio lanciare sempre di più.
Trenitalia spingerà i fornitori del materiale rotabile a costruire treni con materiali riciclabili. I passeggeri sono tantissimi, noi abbiamo avuto
nel 2023 più di 3 milioni di passeggeri che tra Svizzera e Italia hanno scelto questo servizio di collaborazione, tra Trenitalia e SBB", prosegue Corradi.
Contiamo che i numeri aumentano perché
l'interesse a muoversi in modo transfrontaliero con il treno sta crescendo molto. Considerate che
da Milano si può raggiungere Zurigo in tre ore e 17 minuti, quindi è veramente un servizio eccezionale. Siamo molto contenti perché abbiamo dei buoni livelli di riempimento dei treni
senza avere treni sovraffollati e parliamo dei treni di punta del 80-83% di riempimento del treno, quindi un valore medio comunque interessante che permette al servizio di essere sostenibile ma che non porta dei sovraffollamenti", conclude Corradi.