(Teleborsa) -
"La possibilità di un rialzo dei tassi a settembre è meno convincente". Lo ha affermato il
Presidente della Fed di New York William Dudley, che è anche un membro di diritto del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve.
Dudley aveva iniziato il suo intervento sulla congiuntura dell'Empire State parlando solo della situazione dello Stato di New York, senza fare alcun riferimento alla politica monetaria, ma nelle domande a risposta non poteva mancare un
accenno al mutato scenario internazionale ed alle possibili mosse della Fed.
Nel giustificare questa affermazione, Dudley ha fatto riferimento al
rallentamento della Cina, ai
prezzi delle commodities ed alla
volatilità dei mercati.
Naturalmente, il Presidente della Fed di New York ha messo le mani avanti, affermando che
questo giudizio potrebbe anche mutare prima che si riunisca nuovamente il FOMC per la seduta del 16-17 settembre. Ma, Dudley ha anche ammesso che il crollo dei mercati finanziari potrebbe essere persistente ed avere
impatti negativi sulla spesa dei consumatori.
Il banchiere, dicendosi
"ragionevolmente fiducioso" che le autorità cinesi riusciranno a sostenere la loro economia, ha
escluso la possibilità di un QE4, ovvero di un quarto piano di quantitative easing, che pure era ventilata dagli esperti.