(Teleborsa) - La
Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, è pronta a rallentare la marcia. Il suo terzo taglio consecutivo, con la riduzione dei tassi di interesse sul dollaro per 25 punti base, come anticipato dagli analisti è stato un "taglio da falco". Contestualmente, infatti, il direttorio (Fomc) ha rivisto al rialzo le previsioni su crescita economica e inflazione e ha nettamente ridimensionato le attese sui futuri tagli ai tassi, che ora vengono pronosticati nella misura solo di 2 nel 2025, invece dei 4 previsti lo scorso settembre.
A dispetto dello scetticismo di molti economisti ma in linea con le attese del mercato, la banca centrale – al termine della sua due giorni di riunione – ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto, portando il costo del denaro in una forchetta fra il 4,25 e il 4,50%. Una decisione non presa all'unanimità: la
presidente della Fed di Cleveland, Beth Hammack, ha infatti votato contro perché avrebbe preferito mantenere i tassi invariati. Pur ritoccando al rialzo la crescita americana al 2,1% quest'anno rispetto al 2% stimato in precedenza, la banca centrale ha previsto che l'inflazione non tornerà al 2% almeno fino alla fine del 2026.
"Nel valutare l'ammontare e la tempistica di ulteriori aggiustamenti valuteremo attentamente i dati, l'evoluzione dell'outlook e la bilancia dei rischi. La nostra politica monetaria è ora meno restrittiva – ha osservato il
presidente della Fes, Jerome Powell –. Siamo in una nuova fase nel processo di aggiustamento dei tassi. Abbiamo ancora del lavoro da fare sull'inflazione. Possiamo essere più cauti nel valutare gli ulteriori aggiustamenti".
I
componenti del Fomc ora per quest'anno prevedono un più 2,5% del Pil, cui dovrebbe seguire un più 2,1% nel 2025, più 2% nel 2026 e più 1,9% nel 2027. Lo scorso settembre stimavano 2% di crescita quest'anno e tutti e tre gli anni successivi. L'inflazione mediana ora è attesa al 2,4% quest'anno, al 2,5% il prossimo, al 2,1% nel 2026 e al 2% del 2027. Lo scorso settembre i componenti del Fomc prevedevano 2,3% di inflazione quest'anno, 2,1% il prossimo e 2% sia su 2026 che sul 2027.