(Teleborsa) - Ora che l'
ultima, grande bufera sulla Grecia è quasi alle spalle si può mandare in soffitta il termine "Grexit"?
Secondo molti analisti assolutamente no, perché il prossimo anno, se certe condizioni non miglioreranno, l'uscita della Penisola ellenica dall'euro sarà di nuovo probabile.
Il 71% dei 34 economisti interpellati da
Bloomberg stima che
c'è ancora il pericolo che entro la fine del 2016 Atene sia costretta ad abbandonare il Blocco della moneta unica.
La stessa percentuale degli intervistati ritiene che il
nuovo bailout dovrebbe permettere la sopravvivenza del Paese per tutto il 2015, sebbene la metà pensi che gli 86 miliardi di euro concessi al Premier Tispras si riveleranno presto
troppo esigui.
Gli economisti dubitano anche della
capacità della Grecia di implementare il programma triennale di riforme necessarie per ricevere il sostegno finanziario. Del resto la storia lo insegna: anche in occasione dei primi due salvataggi la Nazione ha molto lasciato a desiderare quanto ad applicazione di norme e consigli.
Un altro punto interrogativo riguarda la possibilità che la Grecia riesca a raccogliere i 50 miliardi previsti dalla
vendita di asset. Anche in questo caso i precedenti non sono buoni, visto che anche il
precedente Premier Papadreou aveva fissato lo stesso obiettivo finanziario ricavandone pochi "spiccioli".
E che dire della
drammatica situazione economica in cui versa il Paese? Riuscirà a sopportare le nuove misure di austerità imposte dai creditori internazionali?
Forse, concludono gli economisti, non è un caso se il
Fondo Monetario Internazionale insiste su una ristrutturazione del debito ellenico.