(Teleborsa) - La
Grecia, oltre a sottoporre un credibile piano riformatore ai suoi creditori, ha
presentato alla Banca Centrale europea le sue scuse. L’intento è quello di
convincere gli scettici creditori tedeschi sulla serietà delle sue proposte e ottenere le condizioni economiche necessarie per sfuggire il rischio di default.
Meno di tre settimane, dopo
una delle tante riunioni tra Atene e i suoi creditori finita tra insulti ed acrimonia, il ministro delle Finanze greco,
Yanis Varoufakis, ha assicurato ai Governi della Zona Euro che il suo paese sta cercando di trovare un accordo per ottenere le rate finali del piano finanziario di salvataggio, che in totale vale 240 miliardi di euro.
"Stiamo facendo progressi più rapidi", ha detto il ministro delle Finanze olandese
Jeroen Dijsselbloem ai giornalisti, dopo aver condotto a Bruxelles la riunione dei ministri dell'euro. "Non sono soddisfatto, ma sono un po' più ottimista”.
La pressione sui due lati del tavolo dei negoziati, si era inizialmente intensificata con la
BCE più orientata a concedere, senza particolare rigore, le linee di liquidità di emergenza per mantenere il sistema bancario greco in grado di reggere. Anche se alcuni banchieri centrali stanno spingendo per i termini più rigorosi, è ormai improbabile che i responsabili politici decideranno di
limitare il finanziamento di questa settimana, come riportano due funzionari europei che hanno partecipato all’incontro.
La Grecia ha detto che sarà in grado di superare un altro ostacolo, oggi,
saldando i circa 750 milioni di euro dovuti al Fondo monetario internazionale. Un ordine di trasferimento per rimborsare il prestito è stato emesso ieri.
Altri pagamenti al Fondo Monetario Internazionale verranno fatti entro settembre, unitamente al rimborso delle obbligazioni detenute dalla BCE, anche se Varoufakis ha ribadito che la Grecia, senza aiuti, non può andare tanto lontano.
"La questione della liquidità è una questione terribilmente urgente", ha detto Varoufakis. "Stiamo parlando solo di un paio di settimane".